Nel primo semestre del 2012 i canoni di locazione hanno registrato una diminuzione dei valori del 2,1% sui bilocali e del 2,0% sui trilocali; nelle grandi città la contrazione dei canoni è stata del 2,3%.
L’analisi demografica di coloro che cercano casa in affitto registra una percentuale del 5,7% rappresentata da studenti. Le città maggiormente interessate sono quelle sedi di importanti atenei che richiamano studenti da ogni regione d’Italia.
La prima cosa da fare quando si decide di studiare in una città diversa è trovare l’appartamento. Il periodo in cui gli studenti iniziano a cercare l’appartamento in affitto oscilla da luglio ad ottobre, con un picco di richieste tra settembre ed ottobre.
La prima novità che emerge rispetto agli altri anni è che aumenta sempre più l’importanza dello stato dell’immobile. Infatti si mostrano molto attenti alla qualità dell’immobile preferendo soluzioni arredate, possibilmente con riscaldamento autonomo e collegamento adsl o wireless.
La vicinanza alle sedi universitarie conta, ma si è comunque disponibili a spostarsi in zone servite e ben collegate se si possono trovare abitazioni più vicine alle proprie esigenze. Importante che il quartiere sia servito e tranquillo, elemento quest’ultimo che rassicura molto i genitori.
Il taglio dell’appartamento è scelto in funzione del numero di persone che lo condivideranno, quasi sempre amici o compagni di corso e ultimamente, quando è possibile, si preferisce sempre più la stanza singola. Il bilocale con cucina abitabile (in questo caso il soggiorno è sfruttato come camera da letto) ed il trilocale sono le tipologie più richieste; la domanda di monolocali interessa maggiormente gli studenti già avanti nel loro corso di studio.
Anche per gli studenti si nota una maggiore attenzione al budget da destinare all’affitto e, in quest’ottica, la presenza del riscaldamento autonomo e di spese condominiali contenute sono altri elementi considerati nella scelta finale.
Sempre presenti i genitori di studenti, che preferiscono invece acquistare l’immobile, realizzando così un investimento per tutta la durata del corso di laurea, evento che succede spesso se ci sono più figli studenti nella stessa città e, in genere, quando si è sicuri che continueranno gli studi. Nella maggioranza dei casi, poi, l’immobile verrà utilizzato dal figlio anche dopo la laurea quando inizierà a lavorare.
A questi si aggiungono gli investitori che, pur non avendo figli studenti, decidono di acquistare un’abitazione in zone universitarie.
Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa