Gli italiani continuano a sentirsi bene e, in larga parte, a essere attenti alla cura di sé e della propria immagine, ma la crisi Covid-19 ha inevitabilmente fatto sentire i propri effetti, con ripercussioni sugli acquisti di prodotti e servizi per il benessere, scesi nell’ultimo anno a 37 miliardi di Euro, contro i 43 miliardi del 2018 (rilevazione: ottobre 2018).
Questo il dato principale che emerge dal Rapporto sull’Economia del Benessere 2020, seconda edizione dell’indagine voluta da Philips e realizzata da DOXA per analizzare stili di vita, abitudini e tendenze di consumo degli italiani.
In Puglia la spesa per il benessere ammonta a 3 miliardi di euro, dei quali il 40% è riservato alla sana alimentazione, il 22% alla cura del corpo e il 18% all’attività fisica.
I pugliesi emergono tra gli abitanti del Belpaese come quelli che valutano più positivamente il proprio stato di salute. Il 40% lo ritiene addirittura molto buono o eccellente (Vs 32% media nazionale) mentre lo quantomeno buono l’85% degli intervistati (Vs 81% media). Gli abitanti della regione sono anche tra quelli che meno hanno ridotto la propria spesa per il benessere, una diminuzione di circa 200 mln di € rispetto al 2018, per un calo percentuale del 6% (Vs 14% media nazionale).
Nonostante la Puglia, un po’ come tutto il mezzogiorno, abbia subito un impatto del Covid-19 meno forte rispetto al nord del paese, i suoi abitanti sono tra quelli che manifestano un maggiore cambiamento di atteggiamento verso la salute a seguito della pandemia. Il 36% dei pugliesi dichiara infatti di essere diventato più sensibile e attento (Vs 30% media nazionale).
Riguardo alla sana alimentazione, gli abitanti della regione mostrano una certa propensione verso le scelte eco-friendly. Questa si manifesta non solo in una crescita nella frequenza di acquisto di prodotti e marche green durante l’emergenza Covid-19, aumentata per il 32% dei pugliesi (Vs 29% media nazionale), ma anche nella disponibilità a spendere di più pur di acquistare prodotti alimentari green (42% Vs media 39%), o elettrodomestici ecosostenibili (46% Vs media 40%).
Malgrado il calo nella spesa (-20% Vs 2018), la Puglia emerge come la regione italiana con gli abitanti più attenti alla Cura del corpo, con una percentuale di quanti vi dedicano almeno un quarto del proprio tempo pari al 39% (Vs 31% media nazionale).
Cresce invece significativamente (+38% Vs 2018) la spesa per la gestione dello stress, a fronte di livelli medi praticamente invariati e di una percentuale di “stressati cronici” addirittura in calo (29% Vs 32% nel 2018).
In controtendenza rispetto alla media nazionale la spesa per combattere l’insonnia, che cala del 16% rispetto al 2018.
“La crisi indotta dal Covid-19 ha impattato anche sulla spesa che gli italiani dedicano a prodotti e servizi per il benessere, che hanno registrano una contrazione di oltre 6 miliardi rispetto al dato 2018” – ha commentato Simona Comandè, General Manager Philips Italia, Israele e Grecia. “A questo periodo di sfide senza precedenti, Philips ha risposto mettendo al centro 3 elementi chiave della nostra strategia: innovazione, digitalizzazione e sostenibilità. Creare dunque soluzioni all’avanguardia, in grado di fare la differenza, anche a distanza, per clienti e consumatori, e di supportare al tempo stesso i nostri obiettivi di sviluppo sostenibile. Abbiamo lavorato per trasformare un problema in un’opportunità e proprio la crescente attenzione dei consumatori italiani verso la sostenibilità e l’ambiente, emersa da questa seconda edizione del nostro Rapporto, ci stimola a rinnovare il nostro impegno quotidiano a migliorare la vita delle persone”.
Italia
L’81% degli abitanti del Belpaese valuta oggi positivamente il proprio stato di salute generale, un dato praticamente invariato rispetto alla precedente edizione del Rapporto. Ciononostante l’emergenza Covid-19 ha generato contraccolpi significativi sulle pratiche e gli acquisti orientate alla prevenzione, alla sana alimentazione e alla componente edonistica del benessere.
Sebbene la ripartizione del paniere di spesa sia in linea con quanto rilevato nella prima edizione della ricerca – 40% della spesa riservato alla sana alimentazione (vs 41% 2018), 23% alla cura del corpo (vs 24% 2018) e 19% all’attività fisica (Vs 20% nel 2018) – sono i numeri in termini assoluti a far emergere un quadro sostanzialmente diverso. La spesa in sana alimentazione ammonta quest’anno a 14,9 mld di €, registrando una contrazione del -15% rispetto ai 17,5 mld del 2018, quella per la cura del corpo è scesa a 8,6 mld € dai 10,2 mld € della scorsa rilevazione (-15%), mentre quella per l’attività fisica è pari a 7,1 mld €, segnando un decremento del -17% dagli 8,6 mld € del 2018.
Dopo mesi di lockdown, in cui i cittadini italiani sono stati soggetti a elevati livelli di tensione e incertezza, non è casuale che a reggere il confronto con la rilevazione precedente siano proprio la spesa per la gestione dello stress (4,8 mld vs 4,9 mld 2018 pari a -2%) e per il sonno. Quest’ultima va addirittura in controtendenza, raggiungendo i 2,1 mld €: una crescita del +16% rispetto agli 1,8 mld € del 2018.