L’ autorevole e prestigiosa rivista statunitense del settore, Automotive News, ha eletto Sergio Marchionne come personaggio del mondo automobilistico dell’anno 2011 per il Nord America. L’Amministratore Delegato di Fiat-Chrysler ha preceduto il Presidente di Hyundai, Chung Mong-Koo, e il Ceo di Volkswagen Group, Martin Winterkorn.
Automotive News riferisce che alcuni lo hanno chiamato visionario. Altri preferiscono etichettarlo come un maniaco del lavoro eccentrico così concentrato sul lavoro che non può fare a meno di rasentare la perfezione. Quando ha preso le redini del gruppo Chrysler il 10 giugno 2009, Marchionne è stato accolto con scetticismo diffuso; pochi credevano in lui. Ora invece tutti guardano a lui come modello manageriale da imitare.
Sergio Marchionne ha guidato la nuova squadra iniziando ad integrare le due culture Fiat e Chrysler, trasformando i debiti in utili. L’incremento di vendite in Nord America è stato e continua ad essere impressionante. Gli effetti della “cura Marchionne” si iniziano a far sentire nel mercato a stelle e strisce. Ha restituito con ben sei anni di anticipo a maggio 2011 i prestiti governativi degli Usa e del Canada. L’affidabilità delle vetture è miracolosamente migliorata arrivando oggi ai primi posti nella graduatoria Consumer Reports, ovvero l’indagine di affidabilità annuale. Ora non resta che bissare questo successo commerciale in Cina ed in Europa.
Il top manager italo-canadese è ben consapevole che il peggio è passato ma che i primi modelli dell’integrazione tra Fiat e Chrysler debutteranno nel corso del 2012 negli Usa e nel resto del mondo, mentre arriveranno solo nel 2013 in Europa. Non tira una buona aria nel Vecchio Continente e le vendite del Gruppo Fiat Chrysler sono in discesa. Ci sono vetture che non hanno più mercato e che devono essere sostituite con altre più fresche, competitive e innovative rispetto alla concorrenza estera.
La Nuova Lancia Ypsilon 5 porte, la Nuova Panda e tanti altri modelli che saranno lanciati entro i prossimi mesi devono scontrarsi con una realtà economica europea ed italiana molto debole ed incerta. L’obiettivo di 6 milioni di unità a fine 2014 sarà rispettato? Il 2011 si chiuderà con 4.2 milioni di unità portando il player italo-americano al 5° posto assoluto nella classifica mondiale dei costruttori automobilistici dietro a Volkswagen Group, GM, Toyota e Renault Nissan.
Restano però delle evidenti criticità che dovranno essere risolte da qui al 2014: il rilancio del brand Alfa Romeo partendo dagli USA nel 2013 ; la penetrazione nel mercato cinese ed indiano con nuovi modelli e la perfetta integrazione tra Lancia e Chrysler in tutto il globo. Infine non può mancare il lancio di nuovi modelli in Europa per contrastare il Gruppo Volkswagen che oramai è sempre più lontano da raggiungere. Ricordiamo che il settore dell’auto in Europa sta attraversando il periodo peggiore per ogni costruttore; le vendite con il segno positivo per tutti i player automobilistici provengono dal mercato asiatico, brasiliano, nordamericano e indiano.
Ci vorrà quindi una strategia di medio-lungo periodo per il Vecchio Continente che ha evidenti e pregressi problemi di competitività e di eccessivo costo del lavoro. E’ tempo di decidere, ma l’Europa ha una velocità di reazione troppo bassa rispetto al cambiamento degli scenari economici globali. Si invertirà la rotta?
di Michele Antonucci