Il mercato statunitense figura storicamente tra le primissime posizioni nella classifica delle destinazioni dell’export italiano di macchine per materie plastiche e gomma. Nel 2017, il valore delle forniture ha superato i 276 milioni di euro, mettendo a segno un incremento di oltre 20 punti percentuali sul 2016. Si tratta dell’ennesima progressione a due cifre registrata dal 2009 – anno in cui le vendite si sono fermate al punto più basso, con meno di 90 milioni – a questa parte. Anche nel caso degli Stati Uniti – come di altri sbocchi importanti e storici per i costruttori italiani – risultano in deciso aumento le forniture di macchinari per la trasformazione primaria, ad alto valore aggiunto e tecnologicamente sofisticate, che soddisfano le aspettative dei trasformatori americani in termini di flessibilità e miglioramento di capacità ed efficienza produttiva. In tale positivo contesto, sono una settantina le aziende italiane che si preparano a partecipare, direttamente o attraverso le proprie filiali statunitensi o i rappresentanti locali, alla ventinovesima edizione di NPE, che avrà luogo a Orlando dal 7 all’11 maggio 2018. Per la prima volta, Amaplast (l’associazione di categoria, aderente a CONFINDUSTRIA, che raggruppa circa 170 costruttori di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma) organizza la collettiva nazionale a NPE, coordinando una quindicina di espositori che in passato non avevano avuto modo di prendere parte alla specializzata americana oppure che per questa edizione hanno voluto approfittare della posizione favorevole – al centro del padiglione principale dedicato ai costruttori di macchine – che l’associazione è riuscita a ottenere dagli organizzatori di NPE, pur con una superficie complessiva ben al di sotto delle richieste degli espositori italiani. I seguenti associati ne faranno parte: BAUSANO & FIGLI, BFM, COLINES, FRIGOSYSTEM, HELIOS ITALQUARTZ, ICMA SAN GIORGIO, INDUSTRIAL FRIGO, IPM, ITIB MACHINERY INTERNATIONAL, MARIS, PLASTIC SYSTEMS, PRESMA, TECNOMATIC. “NPE è la mostra di riferimento per il settore plastica e gomma di tutto il continente americano” ricorda Alessandro Grassi, Presidente Amaplast “e, in un clima economico positivo per il nostro settore come quello attuale, rappresenta un importante momento di promozione per la nostra tecnologia.” “Tra l’altro” continua Grassi “le nuove imposizioni tariffarie oggetto di minacce reciproche tra il Governo di Washington e quello di Pechino potrebbero rappresentare un’opportunità per le aziende italiane. Infatti, qualora la paventata introduzione di dazi sulle importazioni statunitensi dalla Cina dovesse entrare effettivamente in vigore così come attualmente ipotizzata, sarebbero colpite anche diverse tipologie di macchinari Made in China, tra le quali quelle per la trasformazione primaria (iniezione-estrusione-soffiaggio-termoformatura). La produzione statunitense di settore non è sufficiente a coprire la domanda interna; il “vuoto” che si verrebbe a creare con le minori importazioni dalla Cina potrebbe essere sfruttato dai costruttori italiani per incrementare le proprie vendite.”