Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat Chrysler, ha reso noto che entro fine anno sarà nominato il Responsabile Alfa Romeo per gli USA. Il debutto della casa del Biscione negli States annunciato dal 2007 e più volte rinviato oggi finalmente inizia a concretizzarsi con un piano serio. Marchionne ha ammesso che il rilancio dell’Alfa è uno degli aspetti più difficili da realizzare da quando (2004) è al comando del Lingotto.
Il top manager italo-canadese ha ribadito che per l’Alfa Romeo la massima attenzione è rivolta al mercato americano per concentrarsi dopo sul mercato europeo.
Sebbene l’Alfa abbia lasciato il mercato a stelle e strisce nel 1995, è ancora oggi considerato uno dei migliori brand. Una considerazione che va cavalcata attraverso il lancio di una nuova gamma di vetture e motori degni del marchio.
2013: si partirà dalla coupè 4C, per passare alla Giulia (sia berlina che sport wagon sarà prodotta negli USA), alla Nuova Spider con trazione posteriore, al Suv (anti Bmw X3) per terminare con l’erede della 166 nel 2014 che avrà trazione posteriore ed arriverà dall’Italia, dallo stabilimento ex Bertone di Grugliasco.
Sul fronte motoristico gli occhi sono puntati sul nuovo propulsore 4 cilindri, che sarà predisposto per applicazioni trasversali e longitudinali, con una cilindrata di 1.8 litri e una potenza massima fino a 300 cavalli ; diventerà il nuovo riferimento prestazionale della sua categoria. Sarà perfettamente conforme alle future normative anti inquinamento europee (Euro 6) ed americane (Tier2Bin5).
Costruito interamente in alluminio, sarà equipaggiato con i più moderni contenuti tecnologici quali l’iniezione diretta benzina a 200 bar, il doppio variatore di fase e un turbocompressore ad alta efficienza. L’architettura motore in alluminio, abbinata alle tecnologie più innovative, garantirà potenza specifica, efficienza, confort acustico e vibrazionale ed una dinamica di guida ai vertici della categoria ed in linea con le caratteristiche proprie dei motopropulsori dello storico brand Alfa Romeo.
Sarà sviluppato in Italia e prodotto a partire dall’inizio del 2013 nello stabilimento FMA di Pratola Serra (AV).
Le Alfa in Nord America saranno vendute presso le concessionarie Fiat che commercializzano già dal primo trimestre 2011 la Fiat 500.
Marchionne ha evidenziato di aver trovato vetture in gamma (159, Brera, Spider e GT) che non sono riuscite a rispecchiare il carattere sportivo del brand milanese; le vendite effettive sono state deludenti e al di sotto delle 300mila unità mai realizzate da quando Fiat è proprietaria del Biscione.
Il 2010 è stato chiuso con vendite globali di appena 115mila unità e il 2011 dovrebbe chiudersi con 155mila unità (tra MiTo, Giulietta e 159).
L’AD Alfa Romeo, Harald Wester, ha ridotto l’obiettivo del brand da realizzare entro la fine del 2014, da 500mila unità a 400mila unità, di cui almeno 85 che dovranno arrivare dal mercato Usa.
Tutti questi progetti senza l’alleanza con Chrysler non sarebbero potuti diventare neppure oggetto di un product plan quinquennale e questo non è certo un dettaglio di poco conto.
Ora dovranno solo seguire fatti e non le solite promesse disattese o bellissime concept che restano allo stadio di prototipo; il team Marchionne non deve sbagliare.