La rilavorazione dei progetti pesa per l’11% sul costo del cantiere, con le nuove normative si arriva al 14%. Le soluzioni per tutelare i professionisti
Una recente ricerca condotta da PlanRadar, piattaforma digitale europea per la gestione dei cantieri, stimava che i costi dovuti alla rielaborazione dei progetti determina l’11% del costo complessivo di un cantiere. Queste rielaborazioni possono essere dovute ad un errore a monte o al mutare delle esigenze o del quadro normativo.

Con il decreto legislativo 19/2024 per la “Transizione 5.0” e l’introduzione di un nuovo sistema di incentivi, l’Università Popolare degli Studi di Milano ritiene che almeno 1,5 progetti su 10 già realizzati ed approvati necessiteranno di essere rivisti prima di vedere la luce. Questo andrà ad incidere sul costo finale per il 14% circa.

Un costo maggiore, ma anche un allungamento delle tempistiche, che in alcuni casi potrebbe portare all’impossibilità di rispettare le scadenze concordate, con il rischio che i committenti si rivalgano su ingegneri e periti responsabili del cantiere.

Quel che è certo è che per poter accedere alle nuove agevolazioni è obbligatorio un sistema di controlli che prevede due perizie tecniche asseverate, la prima per dimostrare l’ammissibilità del progetto, certificando i risparmi che si prevede si possono ottenere, e una seconda perizia eseguita al termine, per certificare che gli investimenti siano stati fatti effettivamente secondo quanto dichiarato dalla perizia iniziale.

Il decreto legislativo 19/2024 stabilisce, inoltre, che i professionisti abilitati a rilasciare queste perizie sono tenuti a dotarsi di idonee coperture assicurative, stipulando una specifica polizza di assicurazione della Responsabilità Civile, con massimale adeguato al numero delle certificazioni rilasciate e agli importi dei benefici derivanti dai progetti di innovazione, cui si riferiscono le certificazioni garantendo all’impresa e al bilancio dello Stato il risarcimento dei danni eventualmente provocati dall’attività prestata.

Ad oggi il quadro normativo è ancora in evoluzione, ma è già necessario che gli ingegneri e i periti industriali possano usufruire di coperture assicurative conformi alle nuove disposizioni di legge, per evitare di dover fermare i lavori fino a nuove e definitive comunicazioni. Per questo, alcune compagnie hanno già iniziato a lavorare alle nuove coperture. Tra quelle già disponibili, configurabili ed acquistabili online, figura l’offerta di Assigeco – Lloyd’s Coverholder e Wholesale.

Forte di un’expertise di oltre 40 anni di presenza sul mercato, attraverso il suo innovativo portale retail assaperlo.com ha già reso disponibili 3 soluzioni di copertura studiate appositamente per gli ingegneri e i periti per affrontare le sfide del piano di transizione energetica: Assicurazione Rc professionale “All Risks” per ingegneri che copre tutte le attività professionali; Assicurazione Rc professionale per periti industriali; Assicurazione “Single Project” per garantire un singolo intervento certificato, valida sia per ingegneri che per i periti industriali, personalizzabile in base all’importo dei lavori e al risparmio energetico apportato.

Abbiamo sempre cercato di proporre alla nostra clientela soluzioni di copertura efficaci e il più possibile conformi alle legislazioni vigenti, adattando di volta le nostre assicurazioni che proponiamo online, proprio per essere sempre pronti ad aggiornarle immediatamente man mano che le leggi si modificano. – Commenta Osvaldo Rosa, Managing Director di Assigeco. – Anche in un momento di evoluzione normativa come questo del piano di transizione energetica 5.0, possiamo affermare di offrire coperture assicurative adeguate e conformi al decreto vigente, per poter soddisfare sempre di più i nostri 100.000 clienti che ci hanno scelto e ci considerano un partner sicuro e affidabile per la protezione dai loro rischi professionali”.