Alberto BassiTredici operazioni chiuse, oltre 1 milione e 500mila euro transati (+178% rispetto allo stesso periodo del 2015) con 16 manager-investitori coinvolti: i risultati delle transazioni effettuate da BacktoWork24 nei primi tre mesi 2016, «evidenziano una rivoluzione culturale che riesce a far dialogare due mondi finora distanti: quello di chi è disposto a capitalizzare risorse economiche e intellettuali, e quello delle PMI e start up ad alto potenziale», come sottolinea l’amministratore delegato Alberto Bassi.

Dati significativi, quelli diffusi dalla società del Gruppo 24 ORE, che vedono innalzare il range finanziario delle operazioni d’investimento – con una forbice che va dai 50 ai 300mila euro – e ridurre i tempi delle negoziazioni, in molti casi chiuse in tempi record.

Basti pensare a Ira3D, uno dei principali player nel settore della stampa 3D in Italia – fondata nel 2014 da quattro giovanissimi imprenditori – con un trend di crescita del +45% su base mensile: «Stiamo vivendo una nuova transizione, da produttori a provider di soluzioni tecnologiche per un mercato in continua crescita – commenta il CEO Alessandro Padrin, 25 anni e un background nel settore finanziario ed energetico – passione, competenza e professionalità hanno fatto sì che Ira3D superasse i limiti delle tradizionali startup, arrivando ad avere previsioni di fatturato che superano i sei zeri: grazie a BacktoWork24 in un solo mese abbiamo chiuso il primo round di finanziamento raccogliendo un investimento totale di 260mila euro».

E se negli ultimi decenni fare impresa è diventato sempre più difficoltoso, a causa delle congiunture economiche e di una crisi produttiva che frena i flussi di capitali, «la nostra società, nata per costruire canali di finanza alternativa per manager, dirigenti e professionisti disposti a reimmettersi nel mercato puntando su idee innovative e vincenti – continua Bassi – è riuscita ad offrire nuove opportunità a realtà talentuose con progetti di potenziamento del business».

 

I due canali utilizzati sono quelli del matching deal (incontri one2one su focus tematici tra manager e piccole e medie imprese) e del club deal (presentazione di progetti di sviluppo di startup e PMI davanti a una platea di potenziali investitori), con percorsi customizzati che seguono i processi, dalla presentazione del business model alla finalizzazione degli accordi.

«I settori di maggiore interesse da parte dei manager-investitori sono quelli relativi all’hi-tech, al food&wine e al digital – conclude l’Ad Bassi – negli ultimi tre mesi abbiamo lavorato con vere e proprie eccellenze, chiudendo trattative con startup che utilizzano tecnologie a raggi X nel settore dei controlli, PMI che operano in ambito software RTL (real time locationing) e aziende innovative nei settori più tradizionali (come quello edilizio), che rimangono di grande interesse per manager d’esperienza. Quando un’idea è vincente e competitiva, quando uno staff è affiatato e professionale, quando un progetto ha un forte appeal, allora ecco che BacktoWork24 può fare la differenza».

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