UNRAE: URGENTE ADOTTARE MISURE STRUTTURALI IN ITALIA E IN UE
 
Il Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE – sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) – ha effettuato una stima del mercato dei veicoli rimorchiati per il mese di febbraio 2025 rispetto allo stesso mese del 2024.
Rimorchi e semirimorchi con massa totale a terra superiore alle 3,5 t:
febbraio 2025 vs 2024: +18,2% (1.182 unità immatricolate verso 1.000)
Il mercato dei rimorchi e dei semirimorchi mostra a febbraio un buon recupero, con una crescita del 18,2% rispetto allo stesso mese del 2024, che aveva tuttavia registrato una performance particolarmente debole. Le immatricolazioni mensili di veicoli trainati raggiungono le 1.182 unità, in aumento rispetto alle 1.000 dello scorso anno. Questo risultato contribuisce a consolidare il bilancio complessivo del primo bimestre del 2025, che segna un incremento dell’1,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con 2.230 immatricolazioni rispetto alle 2.199 del 2024.
“Sebbene a febbraio il mercato registri segnali di ripresa, permangono le preoccupazioni del nostro comparto. A livello nazionale ed europeo, il segmento dei veicoli trainati continua ad essere trascurato, nonostante il suo ruolo essenziale nella logistica e nel trasporto merci. Ne sono una chiara dimostrazione le ultime decisioni del Governo, che non prevedono interventi concreti per affrontarne le criticità, e il recente Piano d’Azione automotive della Commissione Europea, che ignora del tutto la necessità di una flessibilità normativa anche per i target emissivi di veicoli pesanti e rimorchi”, dichiara Michele Mastagni, Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di UNRAE.
“La previsione di stringenti obiettivi di decarbonizzazione anche per i veicoli trainati a partire dal 2030 potrebbe tradursi in sanzioni onerose per le Case costruttrici. Pur condivisibili nei principi, tali obblighi rischiano di creare ulteriori difficoltà se non accompagnati da un adeguato piano di supporto”, sottolinea Mastagni.
“L’assenza di incentivi per la sostituzione del parco mezzi e di politiche che favoriscano il graduale passaggio a veicoli più efficienti – prosegue Mastagni – rende questi obiettivi difficilmente raggiungibili, con possibili impatti negativi sulla competitività delle imprese”.
Al fine di stimolare il rinnovo del parco circolante dei veicoli trainati ed evitare, in prospettiva, penalizzazioni eccessive per il comparto, UNRAE propone:
  1. Lo stanziamento di un Fondo nazionale ad hoc pluriennale da almeno 70 milioni di euro per incentivare l’adozione di veicoli di ultima generazione;
  2. Misure disincentivanti per i veicoli più vetusti, attraverso interventi su tariffe autostradali, tassa di proprietà, divieti di circolazione e limitazioni di carico;
  3. L’adeguamento normativo sulla lunghezza degli autoarticolati fino a 18,75 metri, superando le limitazioni che ancora oggi impediscono la circolazione dei c.d. Eurotrailer.
“Sull’ultimo punto – conclude Mastagni – riteniamo urgente un aggiornamento del Regolamento esecutivo del Codice della Strada, allineandolo agli standard adottati con successo in diversi Paesi europei, tra cui Paesi Bassi, Spagna, Svezia, Danimarca, Finlandia, Germania e Belgio. È fondamentale favorire l’introduzione degli Eurotrailer anche nel nostro Paese per rendere il trasporto merci più efficiente e competitivo”.