Con circa 80 imprese associate, oltre 13.000 addetti e quasi 1,5 miliardi di euro di ricavi, il Distretto Produttivo dell’Informatica in Puglia celebra i suoi 15 anni con l’evento “Connect IT”. Un’importante occasione per riflettere sul percorso compiuto dall’associazione, sui traguardi raggiunti e sulle prospettive future del comparto digitale in Puglia.
«Oggi la Puglia – ha dichiarato il neo presidente del Distretto dell’Informatica Pugliese, Claudio Tinelli – si sta affermando come una piccola Silicon Valley. Questo risultato è frutto del lavoro congiunto delle imprese, delle istituzioni regionali e del sistema accademico territoriale, capaci di catalizzare importanti sviluppi che stanno favorendo il ritorno dei talenti in Puglia. Non solo. Sempre più imprese – ha aggiunto Tinelli – scelgono la nostra regione per aprire sedi operative, attratte da un ecosistema vivace e in crescita. Il Distretto è impegnato ad accompagnare e strutturare questa evoluzione, rafforzando il ruolo della Puglia nel panorama tecnologico nazionale e internazionale.»
L’incontro è stato anche un momento di confronto tra istituzioni, università e aziende del territorio e non.
Noemi Ferrari, fondatrice di Quantum Ket, ha portato all’attenzione del distretto temi di frontiera, offrendo una visione di come il mercato sarà chiamato a trasformarsi per adeguarsi alle tecnologie quantistiche. Basate sulle leggi della fisica quantistica, queste tecnologie promettono di rivoluzionare settori chiave grazie a capacità di elaborazione dati straordinariamente superiori a quelle attuali, come nel caso del quantum computing, che sfrutta i principi della sovrapposizione per risolvere problemi complessi. Ha, poi, sottolineato la necessità di integrare queste innovazioni nelle nostre comunità e l’impatto che avranno sulla sensoristica, dove i sensori quantici potranno garantire livelli di precisione e sensibilità senza precedenti.
Tra i relatori, i rappresentanti della Regione Puglia e di Puglia Sviluppo hanno illustrato gli strumenti disponibili per supportare la trasformazione digitale e lo sviluppo sostenibile delle imprese locali.
«La Regione Puglia – ha commentato Vito Bavaro, Dipartimento Sviluppo Economico Regione Puglia – mette a disposizione strumenti per agevolare investimenti e progetti di innovazione, in linea con le richieste della Commissione Europea, per affrontare la trasformazione digitale, la transizione energetica e lo sviluppo sostenibile. Tra questi, l’Avviso Trasformazioni sostiene la digitalizzazione di micro, piccole e medie imprese, fondamentale per aumentarne la competitività, favorire l’internazionalizzazione e contribuire allo sviluppo economico regionale.»
La parola è poi passata alla rappresentante della società finanziaria in house della Regione Puglia. «Puglia Sviluppo – ha sottolineato Donatella Toni, Program Manager Comitato di Direzione Puglia Sviluppo – ha messo in campo numerosi strumenti per sostenere il territorio. Con la programmazione 2014-2020 abbiamo raggiunto risultati significativi: 8,4 miliardi di investimenti agevolati, 2,5 miliardi di agevolazioni concesse, più di 20.000 imprese coinvolte e oltre 60.000 nuovi posti di lavoro creati. Nel nuovo ciclo di programmazione 2021-2027, a soli 10 mesi dall’attivazione dei nuovi strumenti, sono già stati presentati progetti per un valore complessivo di 1,4 miliardi di euro, con un incremento occupazionale di 3.000 addetti.»
Connect IT ha visto la partecipazione, tra gli altri, anche di Marco Valerio Cervellini dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale – ACN che ha parlato di “Cybersecurity”.
«La principale minaccia informatica – ha evidenziato Cervellini – è oggi il ransomware, in grado di paralizzare aziende e istituzioni. Un attacco ransomware a una piccola o media impresa può persino condurre al fallimento dell’attività. Per prevenire queste situazioni, è fondamentale investire nella formazione e sensibilizzazione del personale, il vero fattore chiave per garantire la sicurezza.»
Il cybercrime rappresenta una sfida urgente i del nostro tempo. Nel 2024, fino a novembre, sono stati rilevati 11.241 attacchi informatici e 176 persone sono state indagate, secondo il report della Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica. Particolarmente preoccupante è l’aumento del 15% degli attacchi alle strutture sanitarie rispetto all’anno precedente, mettendo in evidenza la crescente vulnerabilità di infrastrutture critiche, con potenziali conseguenze su servizi essenziali per la comunità.
L’incontro si è concluso con un brindisi finale, un momento di convivialità che ha celebrato i traguardi raggiunti e rinnovato la fiducia nel futuro del settore ICT in Puglia