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Un acquirente su quattro prevede di utilizzare più spesso i mercati di rivendita online.
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L’83% degli italiani apprezza le opzioni di consegna ecologiche quando ordina online
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Più di un quarto dei consumatori (26%) sceglie di acquistare prodotti di seconda mano, percentuale che sale fino al 40% tra i consumatori che cambieranno il proprio comportamento in risposta alle pressioni economiche.
Milano – Nonostante le pressioni sul costo della vita, le considerazioni sulla sostenibilità influenzano sempre più le decisioni di acquisto dei consumatori. Secondo il rapporto “Online Shipping Scenario 2023” di Packlink, quasi 4 acquirenti su 5 (79%) apprezzano le opzioni di consegna ecologiche quando ordinano online, rispetto al 74% dell’anno precedente. Nel nostro Paese la percentuale sale ben all’83% – decretando gli italiani come i più attenti all’ambiente insieme ai Francesi (87%).
1) Cresce il consumo di prodotti di seconda mano e i mercati di rivendita online
Anche i rivenditori stanno rispondendo alla crescente domanda dei consumatori che cercano alternative economiche e sostenibili all’acquisto di prodotti nuovi di zecca e in quest’ottica il processo di rivendita, noleggio o acquisto di prodotti di seconda mano sta rapidamente prendendo piede. A questo proposito, il rapporto di Packlink, evidenzia che il 26% dei consumatori prevede di acquistare beni di seconda mano con maggiore frequenza quest’anno. Un acquirente su quattro, prevede di utilizzare più spesso i mercati di rivendita online nel corso dell’anno corrente. Negli ultimi anni, infatti, questa formula basata sul recupero e sul riutilizzo è andata oltre il mondo delle imprese e ha raggiunto gli stessi utenti che, anche attraverso un’applicazione mobile, possono facilmente acquistare e vendere prodotti di seconda mano. Con l’aumento del costo della vita, questo modello rappresenta anche un grande risparmio per i consumatori, che possono continuare ad acquistare prodotti ma a un prezzo inferiore.
Il modello buyback and resell/Ri-acquistare e rivendere è stato utilizzato per decenni nei settori abitativo e automobilistico. Tuttavia, la recente espansione ha interessato tutti i tipi di aree commerciali come il tessile, la tecnologia e l’arredamento.
2) Recommerce e diversi comportamenti di consumo
L’acquisto di prodotti di seconda mano varia a seconda del tipo di consumatore e del suo comportamento di consumo. Vengono delineati quattro diversi profili: acquirenti per necessità, dilazionatori, cacciatori di offerte e spendaccioni. Tra gli acquirenti per necessità, il 39% prevede di aumentare gli acquisti di articoli usati. Nel caso dei dilazionatori, la percentuale sale al 40%, mentre scende al 34% per chi cerca il prezzo più conveniente in questo periodo di crisi economica.
Quello che è certo è che la percezione dei consumatori nei confronti del “second hand” sta cambiando. Mentre un tempo veniva stigmatizzato e associato alle vendite in garage, oggi sta diventando sempre più di moda. Le piattaforme di rivendita non solo offrono un’opzione conveniente agli acquirenti con problemi di liquidità, ma soddisfano anche il crescente desiderio dei consumatori di ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente, in quanto sempre più consapevoli dei problemi di sovraconsumo.
Ciò sta alimentando la crescita di mercati online come eBay e Vinted, oltre a creare una nuova categoria di servizi di economia circolare progettati per aiutare i consumatori ad acquistare, riciclare e riutilizzare i loro beni.
3) Il recommerce anche a vantaggio dei venditori: crescono fatturato e fidelizzazione clienti
Di fronte all’attuale scenario inflazionistico, i consumatori cercano quindi alternative per i loro acquisti e, di fatto, l’80% degli italiani prevede di cambiare le proprie abitudini di consumo per far fronte all’aumento dei costi. Ecco perché l’inflazione potrebbe accelerare ulteriormente la transizione verso un’economia circolare.
Tuttavia, i vantaggi dell’adesione all’economia circolare non riguardano solo gli acquirenti, ma anche i venditori possono trarre vantaggio dalla maggiore popolarità dei beni usati. Per le aziende, la rivendita non è necessariamente un fattore di fatturato, ma una strategia di acquisizione e fidelizzazione dei clienti. Con le finanze sempre più limitate dei consumatori, la rivendita offre una valida alternativa all’acquisto di nuovi prodotti. Le opzioni di riciclo, noleggio, riutilizzo e rivendita offrono agli acquirenti la possibilità di procurarsi ciò di cui hanno bisogno, salvaguardando al contempo il portafogli e il pianeta.
“L’acquisto di seconda mano è una situazione vantaggiosa per gli acquirenti, il settore dell’e-commerce e l’ambiente. Aderendo a questa iniziativa, i venditori offrono un’opzione conveniente per i consumatori con minore potere d’acquisto. Inoltre, riduce al minimo l’impatto del commercio sull’ambiente e sensibilizza i cittadini sul problema del consumo eccessivo”, afferma Noelia Lázaro, direttrice marketing di Packlink.