La situazione dei prezzi dei carburanti in Italia è oramai “drammatica”, e senza interventi tesi a calmierare i listini ogni automobilista nel 2012 si troverà a spendere 202 euro in più solo per i rifornimenti di benzina e gasolio. Lo afferma Adoc e altre Associazioni dei Consumatori che fanno parte del Casper – Comitato contro le speculazioni e per il risparmio.Certo il caro carburanti è dovuto ai 5 aumenti delle accise decisi irresponsabilmente dal Governo Berlusconi prima e da quello Monti poi, ma non solo. Le compagnie petrolifere, infatti, continuano ad arrotondare gli incrementi delle imposte, aggiungendoci un ulteriore margine di profitto. Prosegue, inoltre, il solito meccanismo della doppia velocità ed infine, al netto delle tasse, i carburanti in Italia continuano ad avere un prezzo superiore a tutto il resto dell’Europa.Per questo l’Adoc conferma lo sciopero della benzina del 5 e 6 gennaio, sciopero che sarà possibile revocare solo se il nuovo ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera deciderà, prima di quelle date, di convocare ad un unico tavolo di confronto l’Unione Petrolifera, le associazioni dei gestori degli impianti e le associazioni di consumatori, per stabilire finalmente nuove regole finalizzate ad aumentare la concorrenza nel settore e punire le speculazioni sui prezzi.
Il Presidente
Alessandro SCARPIELLO