Riparte dal Mezzogiorno “East Gate Export”, l’iniziativa promossa e organizzata dal Consiglio di Territorio UniCredit del Sud Continentale, con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, della Regione Puglia, della Regione Campania e della CCIAA Bari.
“East Gate Export” vuole essere un’occasione per incentivare l’export delle piccole e medie aziende italiane verso i mercati dell’Europa Centro Orientale, mettendo direttamente in contatto gli imprenditori con gli esperti italiani di UniCredit che operano in Polonia, Romania, Russia e Turchia, quattro mercati da oltre 270 milioni di consumatori.
“East Gate Export” si è svolto oggi presso lo Sheraton Nicolaus Hotel & Conference Center alla presenza di Alessandro Laterza, Presidente del Consiglio di Territorio Sud Continentale di UniCredit, di Gabriele Piccini, Country Chairman Italia di UniCredit, di Felice Delle Femine, Responsabile di Territorio Sud di UniCredit e dei principali rappresentanti del mondo imprenditoriale pugliese, campano, lucano e calabrese.
Nel corso della giornata, i circa 600 imprenditori intervenuti in rappresentanza di oltre 350 aziende del Mezzogiorno partecipanti, hanno potuto ottenere un quadro completo del contesto economico, fiscale e legislativo dei quattro Paesi durante gli incontri personalizzati con esperti di UniCredit e consulenti indipendenti (legali, societari e fiscali). Gli imprenditori, inoltre, hanno avuto la possibilità di attivare un contatto diretto e operativo per intraprendere o potenziare la propria attività di export grazie alle strutture estere di UniCredit, che mette al servizio delle aziende la propria rete commerciale di 1.030 sportelli in Polonia (seconda banca del Paese), 253 in Romania (sesta banca del Paese), 123 in Russia (terza banca privata del Paese) e 889 in Turchia (quarta banca privata del Paese).
“Le imprese del Mezzogiorno – ha dichiarato Alessandro Laterza, Presidente del Consiglio di Territorio Sud Continentale di UniCredit – possono e devono puntare sui mercati esteri ampliando la visuale rispetto alle consolidate destinazioni nell’Europa Settentrionale. Un supporto concreto è proprio East Gate Export, promosso dal nostro nuovo Consiglio di Territorio UniCredit del Sud Continentale. Il Consiglio ha contribuito in modo determinante a dare vita oggi a Bari ad un appuntamento finalizzato a sviluppare l’internazionalizzazione delle imprese del Sud. E’ proprio a queste imprese che oggi vogliamo fornire un’opportunità per mettersi in contatto con quattro Paesi che hanno prospettive di crescita significative e rappresentano mercati di sbocco di grande interesse”.
“Le imprese italiane – ha dichiarato Gabriele Piccini, Country Chairman Italia di UniCredit – stanno mostrando di essere in possesso degli strumenti per reagire alla crisi e di avere le potenzialità per un’apertura ai mercati internazionali attraverso l’export. E il Mezzogiorno non fa eccezione. Nel 2010 in Italia il valore delle esportazioni è cresciuto del 15,7% rispetto al 2009 e questo è un dato significativo perché, soprattutto in questa fase dell’economia, le esportazioni possono avere un duplice ruolo chiave: strategia di uscita dalla crisi nel breve periodo e strategia di crescita e di sviluppo nel medio-lungo termine. In questo scenario, un gruppo bancario come il nostro, fortemente radicato sul proprio territorio nazionale e contemporaneamente presente nei mercati esteri, può offrire una partnership estremamente vantaggiosa per gli imprenditori che vogliono implementare o potenziare le proprie esportazioni verso Polonia, Romania, Russia e Turchia”.
“Il Mezzogiorno – ha dichiarato Felice Delle Femine, Responsabile di Territorio per il Sud di UniCredit – evidenzia significative potenzialità di crescita e di successo sul fronte dell’Export. Per questo il nostro obiettivo è quello di sostenere gli imprenditori nel percorso di apertura commerciale oltre i confini nazionali. E’ proprio a questi imprenditori che oggi vogliamo fornire una concreta opportunità per mettersi in contatto con quattro Paesi che hanno prospettive di crescita importanti e rappresentano mercati di sbocco molto promettenti. East Gate Export non sarà che la prima di una serie di iniziative che UniCredit e il nuovo Consiglio di Territorio progetteranno e realizzeranno per il Mezzogiorno e la sua comunità produttiva. Abbiamo già in programma di portare in questo territorio anche la Export Business School, un percorso formativo ad hoc per le pmi che vogliono percorrere la strada dell’export, e il progetto 100 Imprese, in cui mettiamo in contatto diretto le pmi del territorio con alcuni buyer provenienti dai Paesi dell’Est Europa in cui il nostro Gruppo è presente. L’importante adesione, in termini di numero di presenti, ricevuta da parte delle Imprese del Sud,coincide con la visione strategica di UniCredit, creando presupposti di crescita prospettica per il nostro sistema produttivo”.
Dati Sistema – Fonte Istat | Export 2009 | Incidenza su Italia (%) | Export 2010 | Incidenza su Italia (%) | Export 2010 /Export 2009 variazione % |
CAMPANIA | 7.918 | 2,7 | 9.342 | 2,8 | 18,0 |
PUGLIA | 5.749 | 2,0 | 6.913 | 2,0 | 20,2 |
CALABRIA | 328 | 0,1 | 330 | 0,1 | 0,7 |
BASILICATA | 1.523 | 0,5 | 1.315 | 0,4 | -13,6 |
SUD (continentale ) | 15.518 | 5,3 | 17.900 | 5,3 | 15,3 |
Italia | 291.733 | 100,0 | 337.584 | 100,0 | 15,7 |
L’economia della Russia è una delle prime quindici al mondo, nonché la più grande economia emergente dopo la Cina e il Brasile. Il Paese è considerato un importante mercato di sbocco e, a partire dal 2000, l’Italia è tra i principali partner commerciali della Russia.
La Turchia con una popolazione di oltre 70 milioni di abitanti, è uno dei mercati di sbocco più interessanti. L’Italia, con un saldo attivo per circa 1,4 miliardi, si posiziona al quarto posto tra i principali partner commerciali della Turchia, con un interscambio che ha raggiunto gli 8 miliardi di dollari (34,78%). Gran parte dei beni esportati dall’Italia riguarda il settore dei beni intermedi e strumentali, oltre a quelli più noti del Made in Italy, come l’abbigliamento.
La Polonia, con un mercato locale di 14 milioni di famiglie, si sta sviluppando velocemente e nel Paese si registra un aumento del possesso di beni di consumo. Nei primi mesi del 2010 l’Italia, con 9,22 miliardi di euro, si è collocata al terzo posto fra i principali partner della Polonia, dopo Germania e Russia. L’interscambio tra Italia e Polonia è stato pari a 2,084 miliardi di euro
La Romania è una nazione che negli ultimi anni si è trasformata radicalmente, evolvendosi da un sistema eccessivamente centralizzato verso un mercato libero e competitivo. L’interscambio commerciale tra Italia e Romania ha raggiunto nel primo semestre del 2010 un valore complessivo di 5,07 miliardi di euro, superiore ai livelli del primo semestre del 2009 (4,38 miliardi di euro). In particolare la Romania ha esportato verso l’Italia un valore di 2,45 miliardi di euro (+12,4% rispetto al primo semestre del 2009), mentre le importazioni dall’Italia hanno raggiunto un valore di 2,62 miliardi di euro (+15,4% rispetto al primo semestre del 2009).