Dal bilancio tecnico al 31.12.2009 emerge chiaramente uno squilibrio tra entrate per contributi e uscite per prestazioni. Le ipotesi da approfondire per fare fronte allo squilibrio sono un progressivo aumento delle aliquote contributive a carico degli editori e un graduale innalzamento dell’età pensionabile delle donne, la concessione di sgravi contributivi per le assunzioni a tempo indeterminato. Il Consiglio di amministrazione ha assunto l’impegno di adottare le idonee misure entro il 30 giugno 2011. FRATTANTO LA CORTE EUROPEA DI GIUSTIZIA, – con sentenza 18/11/2010 e anticipando le mosse dell’Inpgi -, HA STABILITO CHE ANCHE LE DONNE DEL SETTORE PRIVATO DOVRANNO ANDARE IN PENSIONE A 65 ANNI. L’ITALIA DOVRÀ ADEGUARSI IN TEMPI BREVI COME È AVVENUTO PER IL SETTORE PUBBLICO. Ratificato l’assestamento al bilancio 2010 e il preventivo 2011: atteso un avanzo di 61,5 milioni.