Fabrizio Viola, AD di MPS intervistato ieri da Sebastiano Barisoni a Focus Economia su Radio 24 risponde sulla possibilità di una fusione per MPS: “Nelle ultime settimane, negli ultimi mesi in Italia si è parlato molto di matrimoni, ancora devo vedere il primo. Quindi, certamente il Monte dei Paschi, soprattutto per le sue dimensioni, diciamo che è una sposa che ha bisogno… che deve trovare un marito adeguato. Dopo di che, dobbiamo essere anche consapevoli che, ripeto, si è parlato molto di matrimoni, ma ad oggi, se in Italia, aggiungo anche in Europa, di matrimoni non ce ne sono stati… e credo che il motivo sia abbastanza facile da capire. Quelle incertezze che hanno influenzato il mercato azionario e soprattutto il settore bancario nelle ultime settimane, l’incertezza sul piano regolamentare delle dotazioni di capitale che hanno interessato tutte le banche europee, perché non dimentichiamo che in ottobre tutto il sistema bancario europeo è stato oggetto del nuovo esercizio così detto Srep dove sono state fissate le soglie di capitale, prima di questo esercizio… diciamo che c’è una certa incertezza abbastanza diffusa”.
A Sebastiano Barisoni che domanda se vede un partner possibile tra i pretendenti italiani oppure spagnolo, l’ad di MPS risponde: “Io ho sempre detto che non faccio questioni di nazionalità. Anche perché in un’Europa che dovrebbe continuare a vivere e svilupparsi credo che… in un’Europa in cui il sistema bancario si è dotato di un sistema unico di vigilanza, credo che operazioni cross border, quindi operazioni anche con soggetti esteri siano benvenute. Quello che è importante è che ci sia un disegno industriale sottostante che crei valore per gli azionisti e che dia poi la possibilità ai clienti di avere un servizio possibilmente migliore. Quindi io non faccio assolutamente nessun tipo differenza sulla nazionalità”.