CNA Lombardia: “Le relazioni con la commissione e il parlamento europeo sono fondamentali per ribadire principali i dossier comunitari di interesse regionale”

La Lombardia si conferma la regione motore della crescita italiana, ma c’è un dato che preoccupa non poco le imprese della regione. Si tratta dell’export, che nel primo trimestre 2024 ha fatto registrare un allarmante calo del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2023. E’ vero che rispetto ai valori ottenuti nel 2019, l’export lombardo si colloca al +28%, ma la flessione improvvisa dei primi tre mesi di quest’anno non può lasciare indifferenti imprenditori e aziende. Le cause di questa flessione sono da cercarsi sicuramente nella stagnazione dell’economia della Germania, nelle tensioni geopolitiche del blocco euroasiatico e nelle tensioni presenti nel “Mediterraneo allargato”.

 

Sono questi alcuni dei dati emersi durante il Consiglio di CNA Lombardia tenutosi presso la Fondazione Minoprio di Vertemate con Minoprio (CO) alla presenza del Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, dell’Assessore Sviluppo Economico Regione Lombardia Guido Guidesi, del Presidente Gruppo PD alla Camera dei Deputati Chiara Braga, dell’Assessore all’Università, Ricerca, Innovazione di Regione Lombardia Alessandro Fermi, del Presidente di Confindustria Como Gianluca Brenna, del Professore ordinario di Politica economica Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Raul Caruso, del Presidente di CNA Nazionale Dario Costantini e del Presidente di CNA Lombardia Giovanni Bozzini.

 

Un appuntamento annuale quello organizzato da CNA Lombardia con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione su quelli che sono i temi di attualità dell’economia lombarda e nazionale avendo un quadro possibilmente il più completo possibile su quello che potrebbe essere il futuro delle piccole e medie imprese. Tra i temi principali emersi durante l’assemblea vi è quello legato alla sostenibilità che resta uno dei focus principali su cui le imprese artigiane sono chiamate a impegnarsi nei prossimi anni.

 

“Il tema della sostenibilità è stato sempre centrale nella nostra interlocuzione con i candidati alle elezioni europee – il presidente di CNA Lombardia Giovanni Bozzini -. Come sempre CNA Lombardia ha espresso una posizione alta sotto il profilo dei fini, pragmatica sul terreno dei mezzi. Su diversi temi come Casa Green, finanza sostenibile, emissioni in atmosfera dei veicoli, siamo da sempre a favore di una riduzione sostanziale ma sostenibile anche per gradualismo ed impatti sui valori occupazionali”.

 

La cooperazione internazionale e di conseguenza il rapporto con l’Europa sono fondamentali per lo sviluppo e la crescita a tutto tondo delle imprese artigiane. Una maggiore coesione tra gli Stati dell’UE porterebbe solamente benefici di carattere economico ma anche ambientale e sociale.

 

“L’assessorato allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia si è fatto perno di un’azione di lobby strutturata e condivisa dagli stakeholder lombardi a Bruxelles – afferma Bozzini -. CNA Lombardia sostiene questa azione in termini istituzionali e si aspetta anzi che le parti politiche, vincendo la contrapposizione di partito, trovino sempre il modo di coalizzarsi intorno ai principali dossier comunitari di interesse regionale. Le relazioni con la commissione europea e il parlamento europeo sono fondamentali proprio per ribadire la richiesta di gradualità sull’emissione di provvedimenti in tema sostenibilità a misura e di piccole e medie imprese.”

 

Un confronto diretto con i rappresentanti delle imprese lombarde come sottolineato dal segretario di CNA Lombardia Stefano Binda che ha sottolineato come “Con il Consiglio, CNA Lombardia ha voluto stimolare un dibattito tra esperti e rappresentanti della politica di diverso orientamento e livello istituzionale -. Università, Regione Lombardia, Parlamento. Questi i luoghi in cui chi si confronterà opera autorevolmente con esperienza in tema di ambiente, inclusione sociale, parità di genere, transizione digitale. E’ tempo di una sostenibilità in senso largo, addirittura in senso “geopolitico”, alla luce delle molteplici tensioni presenti a livello planetario.”