“Il via libera dellaCommissione Attività produttive dellaCamera al Disegno di legge sui tempi di pagamento tra imprese è un’importante testimonianza di attenzione da parte del Parlamento ai problemi delle aziende italiane. Tuttavia, per Confartigianato è fondamentale che il Governo mantenga l’impegno assunto in più occasioni di recepire entro novembre, con la delega contenuta nello Statuto delle imprese, la Direttiva europea che porta a 30/60 giorni i tempi di pagamento nelle transazioni commerciali tra Stato, privati e imprese”.
E’ quanto dichiara il presidente di Confartigianato Antonio Ignone, il quale sottolinea la gravità della situazione delle piccole imprese messe in ginocchio dai ritardi di pagamento degli Enti pubblici e delle imprese private.
“Oggi in Italia – ricorda Ignone – i tempi medi di pagamento della Pa e delle Grandi imprese private nei confronti delle piccole imprese sono di 137 giorni e nell’ultimo anno sono aumentati di 44 giorni. Nel nostro Paese i tempi medi di pagamenti sono il doppio della media UE per i pagamenti tra privati e il triplo della media europea nei pagamenti della Pubblica Amministrazione. Ma numerosi imprenditori devono attendere addirittura anni per essere pagati.
Cosi come avviene in alcuni casi per piccole imprese fornitrici di beni e servizi nei confronti delle Asl che aspettano addirittura per il pagamento delle fatture fino a 700. Agli imprenditori artigiani questi ritardi oltre ad essere un serio problema finanziario sono un salasso per maggiori oneri finanziari”.
“Come il Parlamento ha mostrato di ben comprendere questo problema, riteniamo che però, bisogna agire rapidamente – aggiunge il Direttore di Confartigianato Antonio Solidoro – perché quello dei ritardi di pagamento è uno dei problemi più gravi che stanno all’originedella mancanza di liquidità degli imprenditori e che costringe alla chiusura molte imprese”.