Inversione a U nelle immatricolazioni di auto dei privati con partita Iva.
Dopo la ripresa registrata nel 2021 con circa 179 mila unità, nel 2022 le immatricolazioni sono scese a quota 163.094 in calo
del 8,7%, livello più basso rispetto alle 165.000 unità del 2020, anno del lockdown, e di poco superiore alle 160.500 del 2014. I dati sono stati elaborati dal Centro Studi e Statiche UNRAE in collaborazione con l’ISTAT e mostrano una flessione inferiore rispetto al trend negativo delle immatricolazioni a privati nello stesso anno (-15,6%), con un aumento della quota delle partite Iva rispetto al totale delle immatricolazioni a privati, salita dal 19,4% del 2021 al 20,9% del 2022.
All’interno del segmento delle partite Iva, le Imprese individuali si confermano la categoria più numerosa nell’acquisto di vetture nuove, l’unica in crescita (+3,4%), salita a quota 59,l% dal 52,2% del 2021. Il secondo posto è sempre occupato dalla macro categoria dei Professionisti (con un calo del 21% nel numero delle immatricolazioni e una quota scesa al 21,5%), al cui interno i più numerosi sono gli Studi legali (quota 4,5%) e i Commercialisti (2,8%).
Dopo i Professionisti, al terzo posto per numero di immatricolazioni troviamo gli Agenti di commercio (all’11,4%) seguiti dagli Agricoltori (all’8,0%), con volumi in calo rispettivamente del -20,9% e -25,4%.
Per quanto riguarda le preferenze per il tipo di alimentazione, le vetture ibride sono saldamente al primo posto fra le partite Iva con il 35,1% guadagnando 5,4 punti sul 2021. I motori a benzina restano stabili al 25,9% e il diesel arretra al 21,4% (-4 p.p.). Le elettriche sono a quota 4,3% e fanno meglio rispetto al 2,7% del totale degli acquirenti privati. Nel 2022 il fatturato generato dagli acquisti dei privati con partita IVA è cresciuto del 7,7% a 5,44 miliardi di euro.