“Già nell’ultima settimana di luglio abbiamo discusso con il ministero ed eravamo pronti con la bozza di un protocollo che vedeva il coinvolgimento del nostro settore e dell’industria. Ma l’industria si è poi defilata poi rispetto a questo tipo di accordo, quindi abbiamo rimandato il tutto a settembre”. Così Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione, intervenuto a Due di Denari su Radio 24.
“Noi – ha proseguito illustrando la posizione del settore rispetto al patto che il ministro Adolfo Urso vorrebbe far partire da ottobre – andiamo all’incontro con il ministro con lo stesso spirito che abbiamo indicato a fine luglio: grande disponibilità a dare continuità ad azioni di contenimento dei costi, come stiamo facendo da 18 mesi a questa parte. Abbiamo sottolineato fin da subito che la mancata presenza dell’industria riduce l’efficacia in modo significativo di questa iniziativa. Non possiamo immaginare di intervenire su una riduzione dei prezzi di vendita se non abbiamo l’impegno da parte dei nostri fornitori a un intervento sulla riduzione eventuale dei listini dove possibile o un blocco di questi. Noi abbiamo ricevuto aumenti non solo nel 2022 ma anche nei primi mesi del 2023”.
“Faremo la nostra parte – ha concluso – cercando di portare in evidenza anche molte iniziative che sono già attive (blocco dei prezzi, alcune iniziative sulla marca del distributore), però è evidente che questo atteggiamento dell’industria – che ci ha molto sorpreso, perché secondo noi è incomprensibile – pone un grande punto di domanda sulla grande efficacia dell’iniziativa”.