"Dal punto di vista strettamente amministrativo, esprimo la soddisfazione per l\’egregio lavoro che gli uffici comunali e il Laboratorio di pianificazione strategica hanno svolto per fare confluire nel migliore dei modi possibili le esigenze di una parte importante della città nel quadro delle opportunità prefigurate dall\’istituzione delle Zone Franche Urbane.
Fin dal maggio dell\’anno scorso, su impulso dell\’allora assessore Assunta Pinto, abbiamo seguito il complesso dossier sulle ZFU al punto da proiettarlo come modello nello studio sul mix di misure a sostegno dei piccoli esercizi di vendita nell\’ambito del Documento di Valutazione del Commercio.
Proprio questa scelta, maturata mentre era ancora incerto l\’iter per la determinazone delle ZFU in Italia, ci ha consentito anche di registrare le valutazioni di associazioni produttive e sindacali, e di istruire l\’istanza per la parte centrale di Foggia nei tempi strettissimi che si sono concentrati nella terza settimana di luglio scorso.
Quell\’attenzione è stata premiata con l\’inserimento di Foggia nel gruppo di 4 città pugliesi che si sono collocate in \’fascia valutativa alta\’ nel giudizio degli organismi regionali. La presenza di Taranto fra queste rappresenta una concorrenza seria, considerando che CIPE e Unione Europea daranno il via libera all\’esperimento per sole 18 città in tutta Italia.
Tuttavia le agevolazioni previste per le ZFU, in forza delle quali le imprese godrebbero, per 5 anni, di esenzione delle imposte sui redditi, di esenzione da Irap e ICI e esonero del versamento dei contributi previdenziali, restano per Foggia, per l\’appunto, un modello con il quale integrare i programmi di rigenerazione urbana che stanno impegnando l\’Amministrazione. Una valutazione, quest\’ultima, colta e raccolta benissimo dal vicesindaco, Tito Salatto, convinto quanto il sottoscritto che il tema del riequilibrio urbano e urbanistico chiami in causa tutti i settori del governo pubblico locale, da quello finanziario a quello culturale e sociale".