La Cabina di Regia del Piano strategico di area vasta “Capitanata 2020” chiede alla Regione Puglia di attivarsi per un incontro urgente con il Governo nazionale per integrare le agende di programmazione che emergono da intese e accordi di programma bilaterali Governo-Regioni.
Il tema è stato posto dal presidente della Cabina di Regia, il vicesindaco di Foggia, Potito Salatto, nel corso della riunione di stamattina a cui hanno partecipato il sindaco di Cerignola Matteo Valentino, di Manfredonia Paolo Campo, di San Severo Michele Santarelli, di Vico del Gargano Luigi Damiani quale delegato del presidente del Parco del Gargano, l’assessore provinciale alla Pianificazione strategica Leonardo Di Gioia, il segretario generale della Camera di Commercio Matteo Di Mauro delegato dal presidente dell’Assemblea del Partenariato e il segretario provinciale della CGIL Salvatore Castrignano quale rappresentante unitario di CGIL, CISL e UIL.
«A me pare –ha scritto Salatto nelle sue comunicazioni- che, rispetto alle polemiche che si sono sollevate dopo la firma dell’accordo Governo-Regione Molise del 23 gennaio scorso, il rapporto con la Diga di Piano dei Limiti sia rovesciato: la preoccupazione nostra – di Foggia, dell’area vasta di “Capitanata 2020”, della provincia e della Puglia – dovrebbe essere maggiore per i contenuti ulteriori di quell’intesa». La Cabina di Regia ha condiviso la preoccupazione «che ci siano impegni in aperta competizione, per non dire contrasto, con le programmazioni che abbiamo elaborato nel Piano strategico “Capitanata 2020”, che sono state assorbite dal Piano Regionale dei Trasporti, che stanno dentro il Documento Strategico Regionale pugliese».
«Ho avuto qualche riserva a mandare, per primo, un segnale di allarme –si legge nelle comunicazioni del presidente della Cabina di Regia-. Non mi piace che si scateni una “guerra” tra regioni confinanti, chiamate a cooperare più che a competere, secondo me. Rifletto, però, su alcuni elementi: nell’area di sviluppo industriale di Foggia Incoronata, la piattaforma logistica si impone in ragione dei grandi investimenti privati che vi si stanno concentrando: aldilà di SFIR e di AR, per fare solo un altro esempio, il gruppo milanese Gandolfo in partnership con il colosso del prodotto fresco Bocchi ha scelto ci collocare il suo centro logistico a Foggia dove prevede 60 assunzioni; l’Interporto di Cerignola sta dentro uno dei principali bacini agricoli nazionali; nell’Alto Tavoliere, ci sono esigenze legate al neonato distretto industriale del marmo; il Porto di Manfredonia è inserito in un disegno che lo integra nel sistema portuale pugliese.
Non possiamo fare affievolire –conclude il documento- le potenzialità legate all’occasione offertaci dal ciclo di programmazione 2007-2013. La Regione Puglia deve aprire con la massima severità e serenità questo tema sul tavolo del confronto nazionale».
La Cabina di Regia ha anche licenziato l’assetto di governance del Piano strategico che sarà sottoposto al voto del Consiglio delle Istituzioni, dove sono rappresentati tutti i 31 Comuni dell’area vasta oltre a Provincia ed Ente Parco nazionale del Gargano. Nelle more della discussione sulla struttura consortile, di cui verificare la sostenibilità anche finanziaria in rapporto alle priorità regionali, la proposta riguarda la costituzione di un Ufficio Unico in capo al Comune di Foggia, rafforzando il profilo politico e tecnico che si esprime nell’attuale assetto di governance del Piano, «ai fini del completamento delle fasi del II° e della definizione delle fasi del III° Sottoprocesso di pianificazione strategica». Nella relazione del RUP, Francesco Paolo Affatato, è stato messo l’accento anche sulla necessità di «provvedere alla migliore funzionalità dell’attuale assetto di governance visto che, con riferimento al III° Sottoprocesso di pianificazione strategica, la Regione Puglia, nella riunione di Giunta di venerdì 6 febbraio 2009, ha redatto un verbale in cui manifesta l’intenzione di diffondere, alle aree vaste, indirizzi e criteri con cui procedere alla selezione di progettualità su cui definire uno stralcio dell’Accordo o degli Accordi di programma quadro Regione-Aree Vaste».
L’Ufficio unico dell’Ente Capofila, dovrà agira «sulla base dell’istituzione di un conto corrente di contabilità speciale tenuto sulla Banca d’Italia per l’utilizzo esclusivo della contabilità rinveniente dall’attuazione del Piano Strategico, su cui saranno contabilizzate le relative poste in entrata ed in uscita».