Oggi parte la prima edizione dell’evento digitale InternetDays, dedicato a Internet in tutte le sue forme e all’innovazione digitale. Ideato da Roberto Silva Coronel, Ceo di DigitalEvents, la due giorni ha deciso di aprire all’interno del Mico di Milano una Innovation Gallery per mettere in evidenza le eccellenze di Internet esposte come in una vera mostra d’arte. Verranno così presentati ai partecipanti i progetti, i prodotti e i servizi più innovativi del made in Italy, suddivisi in quattro aree: le app, internet of things, wearable device e un’area dedicata all’ NC Awards – la migliore creatività della nuova comunicazione.
Altro elemento di novità, perché appena confermata, è la partecipazione di uno dei massimi esperti della infrastruttura della rete in Italia: l’Onorevole Stefano Quintarelli. Uno dei fondatori di I.NET – il primo Internet Service Provider commerciale in Italia orientato al mercato professionale, dove era anche collocato originariamente il Milan Internet Exchange (MIX), il primo e principale punto di interscambio di traffico neutrale in Italia – è stato anche presidente dell’Associazione italiana internet provider (AIIP) fino al 2007. Voce autorevole e neutrale della Industry, è stato chiamato agli InternetDays per spiegare l’importanza delle reti e le problematiche legate al loro sviluppo. Il suo intervento “La rete per l’Italia: perché è importante e prospettive future” si terrà il 3 ottobre alle ore 11.50. Con la sua preziosa presenza, Quintarelli completa il palinsesto di InternetDays che ospita un totale di quindici speaker, nazionali e internazionali, nelle conferenze plenarie mattutine del 2 e 3 ottobre.
La Società di ricerca SWG coglie l’occasione di InternetDays per presentare in anteprima i risultati dell’indagine condotta: “Gli italiani e la rete: le opportunità vincono sulle paure”. L’indagine ha coinvolto 1000 internauti italiani tra i 18 e i 70 anni, con l’obiettivo di esplorare alcune specifiche modalità del rapporto con la rete, tenendo in considerazione la rete come luogo in cui verificare i fatti (fact checking); le paure degli internauti rispetto alla rete e la capacità della rete di essere un driver espressivo rispetto agli altri media e alle relazioni face to face. A proposito del fact checking, dalla ricerca emerge che la maggior parte degli internauti utilizza la rete come strumento di verifica dei fatti e di raccolta di informazioni utili: il 58,1% degli internauti concorda con l’affermazione che la rete consente di verificare i fatti attraverso la collaborazione delle persone che la usano e che condividono le informazioni. La rete è considerata un sicuro riferimento informativo, anche per questioni molto delicate, come quelle di salute, ma allo stesso tempo alimenta non pochi timori tra gli internauti: il 35% sente violata sempre o spesso la propria privacy quando naviga in internet, il 30% teme spesso di subire truffe informatiche e il 28% di essere spiato. La rete è libera e il prezzo da pagare alla libertà è l’insicurezza. In ogni caso per raccogliere informazioni, per divertirsi, per esprimere se stessi e condividere le proprie idee, al primo posto, nelle preferenze degli internauti, rimane sempre l’incontro diretto con le persone, ma è il web che è subito al secondo posto, distanziando tv e giornali.
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