Per il consumatore multicanale il pagamento deve essere facile, sicuro e veloce. Nel 2023, il contante viene utilizzato per concludere solamente il 2,5% degli acquisti online e il 33% di quelli in negozio, dove viene sorpassato, per la prima volta, dal Bancomat.
L’euro digitale ha un enorme potenziale, ma la vera sfida sarà l’adozione di massa, che si giocherà nei prossimi 5 anni. I commercianti sono preoccupati che la nuova legislazione renda l’accettazione dell’euro digitale obbligatoria senza un controllo dei costi sostenuti.
La nuova direttiva sui servizi di pagamento (PSD3), invece, armonizzerà tutte le norme relative ai pagamenti.
Milano, 28 giugno 2023 – Oltre un terzo (35,5%) degli acquisti digitali degli italiani viene concluso attraverso un Digital Wallet, metodo di pagamento più utilizzato online nel 2023. Seguono carte di credito (26%) e prepagate (24%), mentre l’uso del contante si riscontra solo nel 2,5% dei casi. All’interno dei punti vendita fisici, il Bancomat ha superato – seppur di poco, per il momento – l’utilizzo del contante, rappresentando circa il 35% dei casi contro il33% dei contanti.
Le nuove proposte legislative presentate oggi dalla Commissione Europea uniformeranno ulteriormente le norme nell’ambito dei sistemi di pagamento digitale e stimoleranno un settore in repentina crescita. In questo contesto, l’euro digitale avrà un ruolo fondamentale.
Queste sono le principali evidenze, a partire dalle quali, esperti e aziende leader del settore si sono confrontati oggi, in occasione della quinta edizione di Netcomm Focus Digital Payment, dal titolo “Payment evolution & customer engagement”, appuntamento di riferimento sull’evoluzione dei pagamenti digitali in Italia. Durante l’evento sono stati affrontati temi chiave quali l’importanza dei digital payment come leva di marketing nella relazione omnicanale tra brand/retailer e cliente, i servizi finanziari evoluti che consentono di semplificare l’esperienza di acquisto online e offline, le opportunità e le sfide tecnologiche tra blockchain ed euro digitale, anche alla luce delle nuove proposte legislative, presentate oggi dalla Commissione Europea.
Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, il Consorzio del Commercio Digitale in Italia, e da quest’anno membro del Gruppo per lo Sviluppo del Regolamento dell’Euro digitale della Banca Centrale Europea, nel suo discorso introduttivo ha sottolineato l’ampio margine di crescita del settore rispetto al resto d’Europa: “Le modalità di pagamento sono un elemento cruciale nella relazione tra cliente e merchant, e questo è ormai assodato, in Italia e all’estero, in quanto la soddisfazione del cliente è strettamente legata alla possibilità di concludere l’acquisto in modo facile, sicuro e veloce. Tuttavia, confrontando lo stato di sviluppo del digital payment in Italia rispetto al resto del mondo, il divario è ancora molto evidente. Se nel 2021 quasi il 50% dei pagamenti eCommerce globali è stato effettuato tramite un portafoglio digitale, la percentuale scende al 27% se si guarda alla sola Europa. Un discorso a parte per l’Asia – Cina in primis – dove quasi il 70% dei pagamenti avviene attraverso questo sistema[1]. In un’ottica di fluidificazione dei processi legati ai pagamenti, l’euro digitale – la moneta elettronica dell’Unione Europea – potrà davvero costituire un’innovazione con enorme potenziale per la sua sicurezza e garanzia implicita già a livello progettuale, fattori che favoriranno una maggiore circolazione delle merci in Europa. La vera sfida sarà l’adozione di massa, che potrebbe realizzarsi in 5 anni: i tempi e il successo del progetto dipenderanno molto dagli sforzi congiunti e dagli investimenti degli operatori del settore. Con tutto il Consorzio stiamo esplorando quali implicazioni e opportunità comporterà per imprese, consumatori e operatori del settore, anche alla luce delle preoccupazioni dei commercianti riguardo all’eventualità di un mancato controllo dei costi che comporterebbe l’accettazione obbligatoria dell’euro digitale”.
In merito alla nuova direttiva sui servizi di pagamento, nota come PSD3, il Presidente Liscia ha inoltre sottolineato: “Queste nuove regole dovrebbero risolvere alcuni dei problemi lasciati aperti dalla precedente direttiva del 2018, rafforzando la protezione degli utenti, migliorando la competitività dei servizi di open banking, uniformando l’applicazione della Direttiva a livello europeo e perfezionando l’accesso ai sistemi di pagamento e ai conti bancari per tutti i payment providers. Tutti aspetti a vantaggio della creazione di un mercato unico dei pagamenti a livello europeo e, in ultima analisi, della competitività dell’Unione su scala mondiale”.
Pagamento a portata di clic
Il Digital Wallet, dopo un trend di decrescita negli ultimi anni, nel 2023 torna a essere il metodo di pagamento più utilizzato in Italia per concludere un acquisto online: con una quota del 35,5% sul numero totale delle transazioni e guadagnando 5,7 punti percentuali rispetto al 2022 supera infatti carte di credito (26%) e prepagate (24%). Sebbene questo metodo di pagamento sia sempre più in uso negli acquisti di beni digitali e servizi che di prodotti fisici, secondo l’ultima rilevazione di Netcomm[2] questa distinzione si è assottigliata (36% vs 33%). Il primato del Digital Wallet cela però un attaccamento degli italiani a metodi di pagamento più tradizionali: se consideriamo che gran parte dei pagamenti tramite Digital Wallet si appoggiano su una carta di credito o prepagata, è possibile affermare la netta prevalenza dell’utilizzo di Carte (82%) per concludere l’acquisto, rispetto ad altri mezzi, come contanti, bonifici o buoni. Il contante, in particolare, un tempo percepito come modalità di pagamento più comoda e sicura, viene oggi utilizzato per concludere solamente il 2,5% degli acquisti online, scendendo sotto l’1% dei casi nell’acquisto di beni digitali e servizi.
Anche negli acquisti in negozio, mentre cinque anni fa più della metà (il 55%) dei pagamenti erano effettuati in contanti, oggi il panorama è molto cambiato: il contante ha perso 22 punti percentuali – con una quota del 33% nel 2023. Inoltre, sono cresciute nuove forme di pagamento associate allo smartphone, come le carte di credito contactless che, anche grazie alla smaterializzazione della carta nelle App, hanno quasi triplicato la quota di utilizzo, passando dal 5,5% nel 2018 al 15,5% di oggi.
Le nuove proposte legislative a livello europeo
Proprio oggi, la Commissione Europea ha presentato un nuovo pacchetto di misure sui servizi finanziari e sui pagamenti, che include due proposte per la revisione delle norme dell’UE sui servizi di pagamento (PSD2) e una proposta di regolamento sul digital euro, particolarmente rilevanti per il settore eCommerce.
La PSD2 verrà quindi sostituita da due atti legislativi: un nuovo regolamento sui servizi di pagamento e una nuova direttiva sui servizi di pagamento (PSD3). Questi avranno il compito principale di armonizzare tutte le norme relative ai pagamenti – come i requisiti di trasparenza per gli utenti dei pagamenti – e all’open banking, chiarendo i ruoli degli attori della filiera. Inoltre, inviterà a modificare le norme esistenti sulla Strong Customer Authentication (SCA), punto particolarmente rilevanti per i commercianti.
Tutto questo ha, come obiettivo secondario, creare i presupposti giuridici per la futura istituzione di un “digital euro”, il cui lancio è attualmente previsto nel 2025/2026. Sul tema, il fatto più rilevante è che la nuova legislazione dovrebbe conferire all’euro digitale lo status di corso legale, il che significa rendere la sua accettazione obbligatoria, tranne che per alcune eccezioni e far sì che tutti i fornitori di servizi di pagamento (PSP) autorizzati nell’UE possano fornire servizi di pagamento in euro digitale.
Sebbene la proposta sottolinei che tutto ciò non dovrebbe comportare spese eccessive per i commercianti, la preoccupazione che l’accettazione obbligatoria avvenga senza un controllo dei costi sostenuti permane.
Lo smartphone: un anello di congiunzione tra fisico e digitale
L’acquirente 3.0 è il consumatore che si aspetta un’esperienza di acquisto senza soluzione di continuità tra canali offline e online. I clienti desiderano pagare ovunque, in qualsiasi istante e scegliendo il mezzo per loro più comodo sul momento. L’eCommerce ha contribuito a dare solidità a questa aspettativa e lo smartphone, da utile fonte da cui acquisire informazioni per poi procedere all’acquisto, è divenuto anche il mezzo che permette di procedere alla transazione.
Oggi, secondo i dati di Netcomm NetRetail, su 100 acquisti online, più della metà sono originati da un dispositivo mobile, smartphone o tablet. Mentre la quota di acquisti via tablet è rimasta costante negli ultimi cinque anni, a crescere è stata quella tramite smartphone, passata dal 13% ad oltre il 50% negli ultimi sei anni. Considerando gli acquirenti under 25, il fenomeno è ancora più evidente: due acquisti su tre sono realizzati tramite lo smartphone.
Semplificare l’esperienza di acquisto: il ruolo del Fintech in Italia
L’innovazione nel settore non si limita solo ai metodi di pagamento, ma si estende anche ai servizi finanziari. Sotto lo stimolo della PSD2, nel 2022 il settore Fintech ha complessivamente superato gli 882 milioni di euro in investimenti in Italia[3], permettendo a nuovi strumenti di prestito, sistemi di pagamenti e servizi legati alla gestione finanziaria di emergere. Tra questi ultimi, il lending peer-to-peer, i robo-advisor e le piattaforme unificate di gestione finanziaria, tutte soluzioni che offrono ai consumatori opzioni sempre più convenienti e accessibili per gestire le proprie finanze. In questo contesto, l’aspetto fondamentale è rappresentato dalla sicurezza: tecnologie come l’autenticazione biometrica, quella a due fattori, l’uso di token e la crittografia avanzata stanno contribuendo a proteggere i clienti da frodi e violazioni della privacy. Anche per questo motivo, i consumatori considerano il momento del pagamento il più soddisfacente dell’intera esperienza di acquisto, con un indice di gradimento di 9 punti su 10.
L’eCommerce ha avuto un ruolo educativo verso l’utilizzo dei pagamenti elettronici, motivo per cui oggi il consumatore multicanale si aspetta di trovare in negozio la stessa facilità, sicurezza e velocità proprie del pagamento digitale.
In conclusione, è importante, per le aziende e i payment providers che desiderano rimanere competitivi sul mercato, fornire soluzioni di pagamento innovative e sicure e continuare a investire in ricerca e sviluppo per offrire esperienze frictionless, che possano così soddisfare clienti sempre più informati, esigenti e connessi.
Questa edizione di Netcomm Focus Digital Payment è stata realizzata con il supporto di Poste Italiane e Banca Sella come Main Sponsor, Flowpay come Platinum Sponsor e Finaro come Gold Sponsor.