«Avviamo oggi anche una collana editoriale, la biblioteca di Casa Di Vittorio, che l’editore Franco Mastroluca con le sue Edizioni Sudest ospita e promuove, per aprire un dialogo di riflessione e approfondimento, anche didattico, su quanto Di Vittorio e la storia stessa del movimento sindacale italiano hanno rappresentato all’interno della più generale storia sociale dell’Italia. La specificità di questo primo contributo, il lavoro di indagine e analisi di Claudio Marotti – insieme al lavoro cinematografico di Carlo Bolli – è proprio nel taglio sociologico che allarga lo spettro di presentazione dell’opera e del percorso biografico di Giuseppe Di Vittorio, collegandolo ai più diversi movimenti sociali e di pensiero del secolo scorso. L’attenzione primaria del lavoro di Marotti è all’equilibrio esistente tra determinismo storico e azione individuale, tra percorso collettivo e percorso individuale.
Marotti alterna continuamente i riferimenti alla storia del movimento sindacale con la storia delle grandi idee, anche filosofiche, che hanno provato a determinare i cambiamenti che hanno reso il “secolo breve” lo snodo principale del cambio epocale vissuto dalle grandi masse di diseredati. Di Vittorio diventa protagonista delle lotte per i diritti ma anche il simbolo di una “cultura” del cambiamento che vede in primo piano i valori universali dell’umanità: la dignità dell’uomo, il diritto all’inviolabilità dell’uomo, la parità a tutti i livelli tra classi sociali, popoli di diverse provenienze, generazioni. Tutto sotto il segno del primato dell’uomo, nella sua condizione di lavoro, nella sua libertà nel lavoro, nella sua libertà dal bisogno e dallo sfruttamento. Il “racconto” e l’analisi di Marotti si accompagnano anche alle testimonianze e ai documenti che chiudono ognuno dei capitoli del suo lavoro e sono parte integrante dello stesso, così come la sua stessa passione e impegno si rispecchiano nelle immagini raccolte da Carlo Bolli nel documentario allegato a questo libro. Immagini e interviste in cui la narrazione diventa il mezzo più adatto a rappresentare la particolarità di Di Vittorio, leader carismatico amato dalle folle, ma anche eccellente e fine politico, esempio di coerenza biografica e di vicinanza tra base rappresentata e direzione d’avanguardia».
Giovanni Rinaldi
Direttore progetto Casa Di Vittorio