Poche ore fa è stato reso noto l’attacco hacker subito da Uber che ha coinvolto diversi milioni di clienti e autisti.
Chester Wisniewski, Principal Research Scientist di Sophos ha commentato così l’episodio “La violazione dei dati di Uber dimostra, ancora una volta, che l’attenzione per la sicurezza non deve mai venire meno. E’ importante ricordare che non bisogna condividere né archiviare chiavi di accesso nei repository del codice sorgente. Ho la sensazione di aver già visto questo film… Lasciando da parte per un attimo il clamore mediatico della vicenda e anche senza considerare il potenziale impatto di un episodio simile in vista della nuova normativa GDPR… Purtroppo, questo tipo di incidente avviene più spesso in contesti lavorativi estremamente flessibili”.
A chi è colpito da simili attacchi, Sophos consiglia di tenere sotto controllo i propri movimenti bancari e di tenersi aggiornati su eventuali aggiornamenti relativi al tipo di dati sottratti dai cybercriminali.