Sistemi informativi e struttura manageriale: questi gli elementi chiave in grado di aiutare le Piccole e Medie Imprese a gestire la complessità derivante dalla crescita, come rivelano i risultati di una ricerca realizzata da SDA Bocconi in collaborazione con SAP Italia e presentata oggi in anteprima a Milano.
Lo studio, dal titolo “Dimensioni di complessità aziendale e valore dei sistemi informativi”, parte dal presupposto che la complessità non sia prerogativa delle aziende di grandi dimensioni, bensì delle organizzazioni in crescita, come lo sono la maggior parte delle Piccole e Medie Imprese italiane. Crescere significa, infatti, dover gestire diverse dimensioni di complessità e, quindi, un numero di eccezioni che rendono difficile per il management anticipare le sfide da affrontare in futuro all’interno di un mondo imprevedibile. Inoltre, proprio in questo momento storico, le PMI vivono un contesto di complessità nuovo, legato sia alle esigenze internazionali che alle difficoltà del mercato nazionale.
La collaborazione tra SAP e SDA Bocconi si pone l’obiettivo di aiutare imprenditori e manager delle Piccole e Medie Imprese a identificare le dimensioni di complessità delle loro aziende e consentire di capire come i sistemi informativi possono supportarne la gestione.
La ricerca è stata condotta tra gennaio e aprile 2013 utilizzando tre diverse tecniche d’indagine su aziende fra i 50 e i 500 milioni di euro di fatturato:
- tramite una Web Survey finalizzata a comprendere le principali dimensioni di complessità aziendale e quali soluzioni sono utilizzate per gestire tali dimensioni (campione di 200 aziende);
- tramite lo studio di una serie di mini-casi aziendali utili ad approfondire le dimensioni di complessità aziendale e verificare quale contributo possa derivare da sistemi informativi estesi
- tramite un’analisi qualitativa e approfondita di sette casi aziendali, fondamentali per capire quale valore, in termini di gestione della complessità, si possa trovare nell’implementazione di soluzioni applicative estese.
I risultati della ricerca, combinando evidenze quantitative e qualitative, rivelano alcune aree principali di complessità che le Piccole e Medie Imprese italiane si trovano a dover governare nel loro processo di crescita: assetti societari, struttura manageriale, assetto internazionale, strategie di crescita, dinamicità del business e modelli commerciali. Rispetto ad esse, l’analisi qualitativa condotta sui sette casi cliente evidenzia, nella specificità dei rispettivi business, le possibili risposte che queste imprese hanno individuato per affrontare e governare al meglio la complessità:
- Assetti societari: un’impresa in crescita può trovarsi a dover governare un network di aziende internazionali che collaborano da diversi continenti per soddisfare una base clienti globale, trovando nei sistemi informativi uno strumento di supporto alla governance di tali realtà;
- Struttura manageriale: l’entrata di manager indipendenti che supportano la proprietà nella gestione aziendale scatena l’esigenza di sistemi informativi utili sia per chi ha delega gestionale, sia per chi deve controllare l’operato dei nuovi dirigenti e promuoverne un’omogeneità di comportamenti;
- Assetto internazionale: andare all’estero per produrre e vendere sui mercati locali è possibile se si dispone della strumentazione necessaria a controllare l’operato delle nuove realtà;
- Strategia di crescita: le aziende che crescono non conoscono, oggi, ciò che servirà domani per gestire l’azienda. Un imprenditore ha segnalato che “la scelta di un sistema informativo, per un’azienda come la nostra, deve essere fatta non in base a ciò che si conosce, ma in base a ciò che non si è ancora capaci di fare”
- Dinamicità del business: nei settori meno prevedibili, come il largo consumo e il retail, le aziende stanno cercando strumenti che abilitino trasformazioni anche radicali nei modelli di produzione, distribuzione e commerciali, ;
- Modelli commerciali: cosa accomuna un produttore di profili speciali in acciaio e un retailer? La scelta di operare secondo standard qualitativi di servizio di assoluta eccellenza, che impongono una profonda integrazione fra sviluppo e capacità di delivery dell’offerta.
Come rispondono le aziende alla complessità?
Il campione quantitativo segnala di aver avviato nel 2012 o di prevedere per il 2013 interventi sui sistemi informativi (42% delle aziende) e sui processi aziendali (45% delle aziende). Un grande sforzo è partito nel 2012 o è stato fatto in passato sulle strutture manageriali e gli assetti organizzativi.
“Più in generale”, come afferma Gianluca Salviotti, SDA Professor di Sistemi Informativi e autore della ricerca, “la scelta e l’utilizzo di soluzioni applicative estese è in genere un passaggio anticipato da interventi sulla struttura manageriale e sui processi aziendali, in un percorso ideale di gestione delle complessità che possono derivare da riassetti proprietari o societari e strategie di crescita internazionale”.
Severino Meregalli, SDA Professor di Sistemi Informativi e responsabile scientifico della ricerca, evidenzia che “sia dai numeri che dal confronto con gli imprenditori coinvolti, emerge il ruolo fondamentale dei sistemi informativi come leva per affrontare una complessità crescente: in imprese di piccole e medie dimensioni ma molto dinamiche, infatti, un sistema informativo in grado di rispondere nativamente alle diverse dimensioni di complessità può contribuire a generare valore in termini di visione strategica, così come di capacità di operare”.
“Oggi più che mai è importante che le Piccole e Medie Imprese possano investire per costruire al meglio il loro futuro, sia sul mercato nazionale che internazionale”, ha dichiarato Massimiliano Ortalli, General Business Director – E&C Organization di SAP Italia. “SAP intende aiutare le aziende a crescere e competere in questo momento di mercato fornendo loro un abilitatore tecnologico fondamentale: le nostre soluzioni, la nostra capacità di innovare e il supporto prezioso dei nostri partner”.