Nuovi investimenti per l’azienda Farmo, primaria realtà italiana nel senza glutine, con un‘esportazione in forte crescita (oltre il 40% del fatturato ottenuto nei mercati esteri). Realizzato con un investimento di 8 milioni di euro, FarmoNext – il nuovo stabilimento dedicato esclusivamente alla Pasta senza Glutine è dotato di tecnologie di ultima generazione e risponde ad una domanda internazionale in forte crescita. Terzo, dopo il primo FarmoOne di Casorezzo e lo storico stabilimento di Lavezzola (RA), FarmoNext porta al raggiungimento dei 10.000 mq coperti di sito produttivo. Grazie all’entrata in funzione delle 2 nuove linee automatiche di Pasta Lunga e di Pasta Corta, che si aggiungono alle precedenti 2 Linee, Farmo arriva ad una capacità produttiva di 15.000 tons/anno che pongono Farmo ai vertici della produzione di Pasta senza Glutine non solo in Italia, ma nel mondo.
Fondata nel 2000 e presente dal 2010 a Casorezzo (MI), l’azienda alimentare è infatti cresciuta esponenzialmente in pochi anni, espandendosi anche internazionalmente fino a divenire uno dei primi produttori in Italia e nel mondo di alimenti Gluten Free, con un fatturato di oltre 10 milioni di euro, in forte crescita. L’export riguarda l’Europa, il Nord-America e Australia e si appresta ad approdare ad altri mercati emergenti rappresentati da Russia, Giappone e Cina.
“I fattori di successo – dichiara Remo Giai, Presidente di Farmo Spa – si concretizzano nelle “expertise” aziendali rappresentate dal forte impegno nella Ricerca & Sviluppo dove investiamo il 6% dei nostri ricavi, dalla Produzione interamente dedicata al Gluten Free” con costanti ed importanti investimenti nei processi produttivi e dal Marketing in grado di promuovere sui mercati internazionali l’eccellenza del gusto italiano.
I vari impianti a supporto del processo produttivo hanno la particolarità di conferire al prodotto finito quelle qualità di tenuta alla cottura e di struttura oltre a quelle di gusto, che fanno della Pasta Gluten Free Farmo, un riferimento per i consumatori più esigenti.
Lo stabilimento è stato progettato seguendo i requisiti dell’efficienza energetica e dell’eco-sostenibilità, prevedendo il recupero del calore disperso.