Lectra, specializzata nel campo delle soluzioni tecnologiche che accelerano la transizione verso l’Industria 4.0 in ambito fashion, arredamento e automotive, presenta il suo Osservatorio, lanciato in occasione del cinquantenario della sua fondazione. L’Osservatorio si concentrerà sull’innovazione e sui cambiamenti nei settori fashion, arredamento e automotive, per aiutare le aziende che operano in questi ambiti a tenersi aggiornate e ad adattarsi per cogliere le nuove opportunità. Il primo white paper dell’Osservatorio Lectra sulla crescita dell’Industria 4.0 è già disponibile online.
Lo scopo dell’Osservatorio è stimolare e arricchire la riflessione collaborativa.
Lectra, che festeggia quest’anno i cinquant’anni dalla sua fondazione, è un partner strategico per le aziende che operano nei settori fashion, automotive e arredamento. Il Gruppo fornisce software, apparecchiature (in particolare per il taglio di tessuto e pelle), soluzioni di gestione dati e servizi associati.
“Il nostro ruolo è supportare la trasformazione digitale dei nostri clienti aiutandoli a cogliere le nuove opportunità di crescita, contribuendo al loro successo attraverso le nostre soluzioni di industrial intelligence”, spiega Maria Modroño, Chief Marketing & Communications Officer di Lectra.
“Mentre il ritmo dell’innovazione tecnologica accelera e l’integrazione della CSR nelle nostre strategie aziendali diventa essenziale, è necessario più che mai per noi e i nostri clienti identificare e comprendere – o addirittura anticipare – i cambiamenti attuali e futuri. Abbiamo bisogno di una varietà di prospettive sulle potenziali tendenze che influiscono sulle attività e sui modelli di creazione di valore. La nascita dell’Osservatorio Lectra riflette il nostro desiderio di contribuire a questa riflessione collettiva estremamente necessaria”, aggiunge Modroño.
Le attività dell’Osservatorio Lectra si svilupperanno principalmente sulle innovazioni tecnologiche e industriali, oltre che sulla trasformazione economica, sociale e ambientale dei settori fashion, arredamento e automotive, e verranno svolte in collaborazione con esperti esterni, privilegiando un approccio internazionale. I contenuti saranno disponibili gratuitamente, per incoraggiare la discussione e l’avvio di nuove opportunità di collaborazione.
Il primo white paper sull’impatto dell’Industria 4.0
Il primo white paper dell’Osservatorio Lectra, dal titolo La crescita dell’Industria 4.0 aumenta l’efficienza produttiva, è già disponibile online ed è il risultato di diversi mesi di lavoro e discussioni con numerosi esperti. Nel documento, Porsche Consulting, Tesca, Leisure Creations e Valerius Texteis condividono la propria visione dei cambiamenti resi possibili dall’Industria 4.0 nei loro settori.
Il punto di vista delle aziende è integrato con quello di numerosi esperti europei e americani: Dorothée Kohler e Jean-Daniel Weisz della società di consulenza francese Kohler Consulting & Coaching; Marco Taisch, Professore presso la School of Management del Politecnico di Milano (PoliMi) e Presidente del MADE Competence Center Industria 4.0; e lo statunitense Jake Hall, creatore del video podcast The Manufacturing Millennial.
“Siamo lieti di presentare la prima pubblicazione del nostro Osservatorio. Questo white paper offre un’indagine sull’adozione dell’Industria 4.0 nel mondo e sottolinea la sua capacità di connettere tutti gli stakeholder nella catena del valore del prodotto, esaminando anche le sfide che le aziende devono ancora affrontare per ottimizzare le opportunità aperte dalla quarta grande rivoluzione industriale,” conclude Maria Modroño.
Lo stato dell’arte dell’Industria 4.0 e le sfide per sbloccarne il potenziale
Il white paper evidenzia come l’attuale contesto richieda al settore industriale di ottimizzare i processi e riorganizzare i metodi di produzione, anche in ottica di tempi e costi. Affinché le aziende possano realizzare con successo questa transizione, è importante considerare il coinvolgimento di tutti gli attori della value chain in un unico e nuovo ecosistema digitalizzato, che veda tutti i player – designer, brand, creator, fornitori, partner e clienti – impegnarsi nella stessa direzione.
Per farlo, è necessario identificare le attuali tecnologie impiegate, comprenderne lo stato dell’arte e delineare le sfide del prossimo futuro per tracciare la più efficace direzione da imboccare.
Big data, analisi dei dati, Cloud, AI e ML, digital twin, realtà virtuale e aumentata, oggetti connessi, blockchain, nuovi materiali e molto altro sono le principali tecnologie impiegate dall’Industria 4.0 e offrono benefici tangibili a molteplici settori. Innanzitutto, i grandi volumi di dati disponibili forniscono un elevato livello di visibilità sulla produzione, aiutano a identificare le aree di miglioramento e facilitano la tracciabilità di componenti e prodotti. Al contempo, la digitalizzazione dei processi consente di interconnettere i sistemi in tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto, incluse le attività di marketing e nei punti vendita. Inoltre, grazie ai tempi di consegna più brevi, il time-to-market può essere notevolmente ridotto e la produzione può avvicinarsi al modello on-demand. Si aggiunga che ciò aiuta a ridurre le scorte di materie prime e prodotti finiti e limita i costi di stoccaggio e trasporto. Infine, la manutenzione predittiva accorcia i tempi di fermo macchina, mentre la simulazione digitale previene gli errori di progettazione, aprendo la strada alla creazione di nuovi prodotti e servizi.
Le prospettive di sviluppo per le aziende sono ampie, ma sarà necessario saper cogliere le sfide future per sfruttare appieno le opportunità offerte dall’Industria 4.0. Tra queste, integrare e analizzare i dati sarà strategico per razionalizzare i processi (dall’inserimento dell’ordine alla consegna al cliente, fino alla fatturazione) e prendere decisioni davvero informate. In questo scenario si assisterà a una “migrazione” delle competenze e a un rinnovato approccio alla formazione dei talenti: alcuni ruoli scompariranno a favore del cosiddetto “fattore umano” e il divario tra il lavoro di progettazione e quello manuale dovrà man mano assottigliarsi, con l’idea che ciascun professionista acquisisca nuove skill da integrare nel proprio bagaglio formativo. Infine, parole chiave saranno sempre più circolarità, fluidità e agilità, tanto che le aziende pioniere dell’Industria 4.0 stanno iniziando a vendere servizi e consulenza per condividere, ma anche monetizzare, le proprie esperienze.