- Quasi il 71% di loro segnala un impatto sulla propria attività,
più della metà delle loro vendite; - Il 57% dei merchant interessati ha ripensato
il proprio business plan per adattarsi; - In Italia, il 33% dei merchant ha già implementato misure per rimanere competitivi.
Anche se la pandemia non è ancora alle spalle, l’economia globale si trova ora ad affrontare altre sfide, come la guerra in Ucraina, la crisi energetica e difficoltà legate alle materie prime e alla catena produttiva. Secondo l’ultima indagine del PrestaShop Million Club condotta a maggio, 7 merchant su 10 hanno visto la loro attività influenzata dalla situazione economica, una conseguenza che tendono a compensare attivando diverse leve come promozioni, aumento dei prezzi e controllo dei costi.
Un rallentamento dopo un periodo d’oro?
L’anno scorso è stato registrato un particolare successo per i merchant PrestaShop il cui GMV** è aumentato del 9%, raggiungendo i 24 miliardi. Come evidenziato dall’ultima indagine del PrestaShop Million Club condotta nel primo trimestre del 2022 (Il Club riunisce quei merchant PrestaShop di tutto il mondo che generano, singolarmente, almeno un milione di euro di vendite all’anno), i merchant del Million Club si aspettano nel 2022 una crescita della loro attività, trainata principalmente dalle vendite internazionali, che rappresentano il 75% di queste. Aspettative che potrebbero essere messe in discussione dall’aumento della crisi economica in tutto il mondo, come testimoniano gli e-merchant del PrestaShop Million Club.
A livello internazionale, la diminuzione di clienti (45%) e il calo dei tassi di conversione (41%) sono tra i principali impatti registrati dai merchant.
In Italia, la tendenza è leggermente più pronunciata, con il 50% dei merchant impattati da un più basso tasso di conversione, il 25% con un carrello medio più basso e il 25% con la diminuzione di clienti. Oltre all’impatto sulle vendite, molti merchant devono fare i conti con le conseguenze della situazione economica sulla propria attività. A livello globale, i principali effetti sono l’aumento dei costi (per quasi il 71% dei merchant), il reperimento delle materie prime (53%) e le complessità logistiche (35%). L’Italia segue il trend internazionale, così l’88% dichiara un aumento dei costi, mentre il 22% ha difficoltà nel reperire materie prime e con la logistica (44%).
“L’inarrestabile aumento dei costi di trasporto, la bassa scorta dei produttori a monte delle filiere e l’innalzamento dei costi energetici in generale, hanno reso sempre più difficile mantenere lo standard di approvvigionamento di scorte come in passato. I tempi ci hanno costretto a modificare alcuni meccanismi di stoccaggio e di investimento e questo senz’altro peserà nei mesi futuri. Tessiland ha cercato strategicamente di ridurre al minimo le oscillazioni di prezzo causate da queste difficoltà per non appesantire una situazione già complicata per il consumatore finale” commenta Giovanni Mustone, CEO di Tessiland – www.tessiland.it
Un nuovo business plan per adattarsi
La buona notizia è che a livello internazionale il 57% dei merchant è stato in grado di adattare il proprio business alla situazione economica. Il controllo della spesa (35%) e l’aumento dei prezzi (38%) sono tra le principali misure adottate dai merchant di tutto il mondo. Le soluzioni ampiamente preferite dalla maggioranza di loro sono le promozioni (circa il 20% investe in questo) e il posticipo dei piani di assunzione (ci pensa meno del 15%). In Italia invece le contromisure prese sono rivolte al 50% verso le promozioni aggiuntive e al 50% sul controllo dei costi, come ad esempio rinvii di nuovi contratti, eventi e altro.
“Ogni difficoltà è un’opportunità di crescita che non può essere lasciata al caso. L’economia da Covid ha portato difficoltà che, se sfruttate con le dovute azioni, migliorano l’efficienza organizzativa, la produzione e il rendimento. Il controllo costante dei forecast tramite strumenti ad hoc, ci ha permesso di affrontare al meglio gli acquisti, i costi e i tempi di produzione” aggiunge Davide Zanetti, Maanta.it.
“L’ultimo anno è stato un successo per i nostri merchant che sono stati in grado di abbracciare la trasformazione digitale globale. I merchant PrestaShop hanno dimostrato ancora una volta la loro resilienza e capacità di adattarsi a una difficile situazione economica. Siamo molto orgogliosi di sostenerli nei momenti belli così come in quelli difficili e di garantire la loro competitività, in particolare ai membri del PrestaShop Million Club” conclude Luca Mastroianni, VP International di PrestaShop.
Informazioni sul PrestaShop Million Club
Creato nel 2019, il PrestaShop Million Club mira a riunire i merchant che gestiscono la loro attività utilizzando PrestaShop e che realizzano più di un milione di GMV (volume merceologico lordo) l’anno. Tra le decine di migliaia di merchant aventi queste caratteristiche, il Club riunisce circa 500 merchant provenienti da Francia, Spagna, Italia, Polonia e America Latina. Rappresentano una grande varietà di settori, sia B2C che B2B: moda, food & beverage, attrezzature per la casa, sport, gioielli, giardinaggio, cura degli animali, vela o artigianato. Interamente gratuito, il PrestaShop Million Club consente ai merchant di fare networking con i propri colleghi, condividere le best practice e impegnarsi in attività co-costruite per ampliare il proprio lavoro.