Milano – Insieme a quella della digitalizzazione, il settore industriale si trova oggi ad affrontare la sfida della transizione energetica verso modelli più efficienti e sostenibili.
Un tema di portata globale, particolarmente sentito nel nostro Paese, le cui aziende si trovano a sostenere prezzi per l’approvvigionamento energetico tra i più alti in Europa, fra il 40% e il 50% in più, in media, rispetto alle concorrenti europee, secondo Confindustria.
In questo contesto, una transizione alla corrente continua si delinea per l’industria come una delle soluzioni più promettenti, rispondendo alle esigenze di sostenibilità ed efficienza, offrendo al tempo stesso vantaggi economici e operativi che rendono questa tecnologia strategica per il futuro.
LAPP, che da anni partecipa attivamente a iniziative di ricerca sul tema ed è tra i membri fondatori del progetto DC-INDUSTRIE e dei suoi successori (DC-INDUSTRIE2 e ODCA – Open Direct Current Alliance), ha recentemente stimato questi vantaggi.
I vantaggi della corrente continua
Dall’analisi emerge che l’adozione della corrente continua in uno stabilimento produttivo può idealmente portare ad una riduzione delle perdite di energia del 15%, un risparmio del 30% su risorse e componenti e del 20% nella gestione energetica complessiva.
“Il potenziale della corrente continua negli impianti produttivi è ancora poco noto. Una transizione alla corrente continua assicurerebbe, infatti, una maggiore efficienza energetica e costi minori per la componentistica”, sottolinea Gaetano Grasso, Direttore marketing di LAPP Italia.
La corrente continua porterebbe con sé diversi altri vantaggi per applicazioni che già oggi si basano su “circuiti intermedi” in DC, nonché una più facile integrazione con impianti fotovoltaici e accumulatori, per impianti industriali più green e resilienti.
Un’energia più verde e resiliente, un’opportunità per Il Piano Transizione 5.0
In un impianto alimentato tramite DC grid, infatti, l’energia prodotta può essere utilizzata direttamente e accumulata. Questa capacità di autoconsumo e stoccaggio locale riduce la dipendenza dalla rete pubblica e protegge gli impianti dai blackout, garantendo continuità operativa.
Alla luce di queste considerazioni, il Piano Transizione 5.0, che nasce nel contesto del Green Deal e del PNRR, e ha un focus particolare sull’efficienza energetica, rappresenta un’ottima opportunità per l’adozione della DC.
Grazie ai fondi stanziati, che sommati a quelli del Piano 4.0 sono pari a circa 13 miliardi di euro nel biennio 2024-2025, le imprese italiane possono accedere a incentivi significativi per finanziare un intervento di efficientamento energetico che utilizzi la DC, abbinato all’autoconsumo da fonti rinnovabili come il fotovoltaico. La corrente continua si inserisce perfettamente in questo contesto. Le aziende che migliorano l’efficienza energetica possono beneficiare di aliquote più elevate. Un intervento di efficientamento energetico che utilizzi la DC, abbinato all’autoconsumo da fonti rinnovabili come il fotovoltaico, potrebbe infatti far crescere l’aliquota fino al 60%.
Non a caso l’interesse per la corrente continua comincia a farsi largo nel settore industriale, come emerge da una recente survey condotta da LAPP: il 60% degli intervistati dimostra un atteggiamento positivo nei confronti della DC, uno su due sta considerando investimenti in questo senso, mentre un 10% li ha già fatti.
“Investire nella corrente continua non significa solo migliorare l’efficienza operativa, ma rappresenta una scelta strategica in termini di sostenibilità e competitività economica. Inoltre, permette di beneficiare indirettamente degli incentivi del Piano Transizione 5.0. L’adozione della DC diventa quindi un’opportunità concreta per le imprese italiane di guidare la transizione energetica e digitale. LAPP è pronta ad affiancare le aziende in questa evoluzione”, commenta Francesco Basile, Product Marketing Manager di LAPP Italia.