La casa automobilistica svedese SAAB con l’avvento della crisi era stata messa in vendita dalla GM, a causa di numeri commerciali troppo piccoli che si erano tradotti in continue perdite per il colosso di Detroit. A gennaio del 2010 la casa automobilistica Spyker specializzata in supersportive è diventata la nuova proprietaria, e da marzo 2010 gli stabilimenti svedesi hanno ripreso la produzione.
Nel piano di rilancio presentato dal nuovo management si evidenzia l’esigenza di attivare nuove partnership per abbattere gli elevati costi di progettazione e sperimentazione delle nuove vetture e dei nuovi propulsori.
La Saab targata Spyker ha firmato un accordo con la BMW per la fornitura di motori a benzina a partire dal 2012. La casa di Monaco di Baviera fornirà alla Saab i suoi quattro cilindri 1600 turbo benzina, attualmente utilizzati dalle Mini e dai marchi del Gruppo Psa (Peugeot e Citroen). Saranno adottati dalla nuova 9-3 che debutterà nel 2012 e per la nuova compatta 9-2 che vedremo nel 2013. La 9-2 sarà la diretta rivale dell’Alfa Mito, dell’Audi A1 e della Mini.
Sembrerebbe confermata per le motorizzazioni diesel l’utilizzo degli italianissimi 1.9 e 2.0 di origine Fiat Powertrain Technologies, utilizzati sin dal 2004 sui modelli 9-3 e 9-5, sono i medesimi utilizzati dalla gamma Alfa Romeo, Lancia, Fiat, Cadillac,Opel e Suzuki. L’affidabilità e la robustezza di questi propulsori Made in Italy è stata apprezzata dal top management Saab, quindi il rinnovo della fornitura in futuro sembrerebbe che sia in dirittura d’arrivo.
Dopo aver lanciato nei mesi scorsi la nuova 9-5 che segna il nuovo corso Saab, nei prossimi giorni ci sarà il debutto del Suv 9-4X che debutterà al prossimo Salone di Los Angeles. Condivide la stessa piattaforma con la Cadillac SRX e sarà prodotta con quest’ultima nello stabilimento messicano di Ramos Arizpe di proprietà del Gruppo General Motors.
E’ in atto una rivoluzione copernicana in casa SAAB , che passa dalla condivisione delle componenti più costose con le più agguerrite dirette concorrenti per abbattere i costi ed avere delle economie di scala sostenibili , che possano dare ossigeno ai bilanci della storica casa svedese. Non è la prima volta per la Casa di Trollhattan: già negli anni Ottanta l’accordo con l’Alfa Romeo e il Gruppo Fiat aveva portato alla creazione di una piattaforma comune per Alfa 164, Saab 9000, Lancia Thema e Fiat Croma. Fu un successo globale che aumentò l’immagine del brand svedese, prima che negli anni Novanta l’avvento della GM annientò l’esclusività svedese utilizzando in modo troppo evidente le piattaforme ed i motori Gm-OPEL. Il resto è cronaca dei giorni nostri.
di Michele Antonucci