Resteranno aperti fino alle 15 i seggi che si sono riaperti questa mattina alle 7. Subito dopo comincerà lo spoglio per i quattro referendum su acqua (con 2 quesiti), nucleare e legittimo impedimento.
La vera battaglia si gioca sul quorum, visto che l’ultimo referendum che ha superato il ‘50%+1′ risale al 1995. Ma i dati sull’affluenza sembrano far ben sperare: alle 22 di ieri aveva votato il 41,1%. In particolare, per il quesito numero uno (Servizi pubblici locali) ha votato il 41,14%, stessa percentuale è stata raggiunta per il secondo quesito (Tariffa servizio idrico). L’affluenza di votanti al terzo quesito Energia elettrica nucleare è stata invece del 41,11% mentre per il quarto quesito Legittimo impedimento ha votato il 41,10% degli aventi diritto.
Referendum popolare n. 1
Scheda di colore rosso – Modalità e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: Abrogazione. Il quesito prevede l’abrogazione di norme che attualmente consentono di affidare la gestione dei servizi pubblici locali a operatori economici privati.
Referendum popolare n. 2
Scheda di colore giallo – Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito: Abrogazione parziale di norme. Il quesito propone l’abrogazione delle misure che stabiliscono la determinazione della tariffa per l’erogazione dell’acqua, il cui importo prevede attualmente anche la remunerazione del capitale investito dal gestore.
Referendum popolare n. 3
Scheda di colore grigio – Abrogazione dei commi 1 e 8 dell’articolo 5 del dl 31 marzo 2011 n.34, convertito con modificazioni dalla legge 26 maggio 3011, n.75: Abrogazione parziale di norme. Il quesito propone l’abrogazione delle nuove misure che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare.
Referendum popolare n. 4
Scheda di colore verde – Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del presidente del Consiglio dei ministri e dei ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale. Il quesito propone l’abrogazione di norme in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei ministri e dei ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.
Ciascun elettore ha diritto di esprimere il voto, con la matita copiativa, tracciando un segno sul riquadro corrispondente alla risposta da lui prescelta [”SI” o ”NO”]. Votando SI, il cittadino esprime la volontà di abrogare le norme sottoposte a referendum; votando NO esprime la volontà di mantenere in vigore le norme sottoposte a referendum. E’ possibile ritirare, e quindi votare, anche solamente la scheda per uno o per alcuni dei quesiti referendari. Affinché il referendum sia valido, deve recarsi alle urne il 50% più uno degli aventi diritti al voto. Le operazioni di scrutinio avranno inizio domani lunedì 13 giugno subito dopo la chiusura della votazione e l’accertamento del numero dei votanti per ciascun referendum.
Il ministero dell’Interno ricorda che gli elettori residenti in Italia, per poter esercitare il diritto di voto presso gli uffici di sezione nelle cui liste risultano iscritti, dovranno esibire un documento di riconoscimento e la tessera elettorale personale.
(da Adnkronos)