Conclusa in meno di un anno di lavori, con un anticipo di oltre due mesi rispetto ai tempi previsti, e costata 5,4 milioni di euro (con un risparmio di 2 milioni sul preventivo), la vasca di laminazione L2 in frazione Mazzo di Rho è stata inaugurata oggi alla presenza dell’Assessore all’Ambiente Energia e Reti della Regione Lombardia Leonardo Salvemini, del sindaco di Rho Pietro Romano e del presidente di Ianomi Spa Roberto Colombo. La vasca è parte del programma di interventi comprendente 3 vasche volano e una estesa rete separata di collettori di acque reflue e meteoriche per la tutela idraulica di un vasto territorio a nord ovest dei confini comunali di Milano finanziato interamente da Regione Lombardia e seguito per le fasi di progettazione, procedure di appalto e realizzazione delle opere da Ianomi SpA.
L’opera è finalizzata alla regimazione delle piene dei fontanili Cagnola, Marietti e Morganda, che in condizioni di forte afflusso meteorico e per l’elevata urbanizzazione delle aree che vi recapitano le acque piovane, sono causa di periodiche esondazioni che mettono a rischio di allagamento anche i padiglioni della Fiera e le infrastrutture e il sito dell’Expo. Proprio nell’ambito dell’accordo di programma per la realizzazione del nuovo Polo fieristico era stata sottoscritta una convenzione tra Regione Lombardia, Ianomi SpA e i Comuni di Arese, Pero e Rho per definire le opere necessarie alla regimazione delle acque meteoriche, la cui realizzazione è stata affidata appunto a Ianomi. Gli interventi prioritari sono stati completati sempre in tempi molto brevi, nel 2004/2005, per consentire l’apertura del nuovo Polo fieristico.
«La Regione Lombardia ha a cuore ogni singola porzione del territorio lombardo – ha commentato l’assessore Salvemini – e mette in campo ogni sforzo per la sua salvaguardia. In questo caso realizziamo un intervento fondamentale sia per il fiume Olona che per gli stessi comuni di Rho e Milano. Ho molto apprezzato la sinergia con le altre istituzioni, con cui abbiamo dato una testimonianza concreta che l’ambiente è di tutti senza appartenenze, colori politici o divisioni in campanili».