Pubblichiamo questa e-mail, dai toni forti e disperati, giunta in redazione con qualche omissis in rappresentanza di tutte le e-mail che ci giungono tutti i giorni su un disagio che ormai è giunto al limite di ogni sopportazione. Un disagio di Napoli che però per altri motivi (lavoro, criminalità, impunità, degrado, promesse ultra centenarie mai mantenute) è presente in tutto il sud. Proviamo a segnalarlo sperando che lo facciano anche altri per far capire alla Politica e alle Istituzioni che la “febbre” è altissima.
Michele Dell’Edera
Ecco la lettera:
Quello che sta accdendo a Napoli è una tragedia di dimensioni bibliche. Il silenzio, il disinteresse, il menefreghismo della classe politica TUTTA! è semplicemente vergognoso. Lo vogliono capire o no che Napoli, da sola NON CE LA FA? Stanno assistendo alla morte di duemila e cinquecento anni di civiltà. Questi bastardi, e continuano a discettare sul bunga bunga di Berlusconi. Vergogna! Assassini! Napoli chiede una mano… (omissis) e se le fregano le mani, in attesa che il colera stermini qualche migliaio di beduini africani, come ci chiamavano i loro sanguinari trisavoli alla Cialdini. Basta! Non c’è più tempo da perdere. Dobbiamo sommergere le redazioni di tutti i giornali e di tutti i telegiornali con appelli urgentissimi. FATE PRESTO!!!
Dobbiamo coinvolgere tutti gli enti e le associazioni ambientaliste ed altro. Dobbiamo richiedere, con un appello accorato e l’intevento del Papa. Tutti devono capire che quello che succede a Napoli è mille volte più inquietante dei fatti di Libia, dell’Afganistan ecc. Salviamoli. Aiutiamoli. Il sindaco da solo nen ce la può fare. Sappiano comunque (omissis) che se collassa Napoli, loro non si salveranno. Se non sarà la collera di Dio ad incenerirli, saranno i superstiti di quel che resta dei popoli meridionali.
Antonio Grano