A decretare l’importante risultato è l’agenzia internazionale SCIMAGO, che annualmente elabora un rapporto sullo stato della ricerca scientifica nel mondo. Il documento presenta infatti i risultati raggiunti da oltre 3.000 enti, tra università e centri di ricerca pubblici e privati, selezionati tra quelli in possesso di una produzione scientifica competitiva a livello internazionale. Il parametro più importante alla base della classifica è l’impatto normalizzato che indica l’importanza delle pubblicazioni degli enti di ricerca analizzando le citazioni ricevute dagli articoli scientifici. Secondo questa classifica l’Ospedale di San Giovanni Rotondo si colloca nel rapporto del 2012 al primo posto (impatto normalizzato=1.70) tra gli enti del Sud Italia a pari merito con il Politecnico di Bari, e al settimo posto tra gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico italiani.
Ancora più rilevanti i risultati ottenuti se si esamina l’indicatore “tasso di eccellenza” che misura la qualità della ricerca considerando solo la percentuale di articoli pubblicati sulle riviste più citate a livello mondiale. In questo caso l’IRCCS di San Giovanni Rotondo occupa la prima posizione rispetto a tutti gli altri enti di ricerca del Sud Italia.
“Questi risultati, elaborati da un’agenzia indipendente riconosciuta a livello internazionale, sono il frutto del grande impegno dei ricercatori che operano nei nostri laboratori” – commenta il Dott. Domenico Crupi, Vice Presidente e Direttore Generale di Casa Sollievo della Sofferenza. “Essi rappresentano il frutto concreto di una strategia volta alla qualificazione della nostra produzione scientifica”. “Questi successi” aggiunge il Dott. Crupi “vanno letti anche alla luce della volontà del nostro IRCCS di costruire reti di collaborazione sempre più ampie con gli altri attori del “sistema ricerca” a livello internazionale e nazionale. Sottolineo, in particolare, il rafforzamento delle partnership con gli altri organismi di ricerca pugliesi e soprattutto le recenti progettualità sviluppate dal nostro Istituto in collaborazione con imprese pugliesi operanti nel settore biotecnologico. Queste iniziative di apertura nei confronti del territorio e delle sue realtà produttive hanno come obiettivo lo sviluppo del tessuto socioeconomico” – conclude il Dott. Crupi – “e la creazione di nuove e qualificate opportunità lavorative per i nostri ragazzi”.