Si è concluso Martedi 8 Novembre a Napoli, con il riconoscimento di Luciano Moggi come colpevole delle accuse di associazione per delinquere e frode in competizione sportiva, il processo riguardante Calciopoli. In 5 anni di processo sono uscite fuori più di decine di migliaia di nuove intercettazioni, alcune delle quali sono state fatte inserire negli atti da parte della difesa di Luciano Moggi per provare alla Corte che il loro assistito non era capo della Cupola, ma in realtà vittima di un sistema maggiore ( è questo il punto su cui ha centrato di concentrarsi la difesa nelle sue arringhe). Nuove intercettazioni che però non hanno salvato il maggiore imputato dal processo e altri dirigenti e presidenti imputati nello stesso.
Ecco le condanne:
Luciano Moggi 5 anni e 4 mesi;
Paolo Bergamo 3 anni e otto mesi;
Innocenzo Mazzini 2 anni e 2 mesi;
Pierluigi Pairetto 1 anno e 11 mesi;
Massimo De Santis 1 anno e 11 mesi;
Salvatore Racalbuto 1 anno e 8 mesi;
Pasquale Foti 1 anno e 6 mesi e 30mila euro di multa;
Paolo Bertini 1 anno e 5 mesi;
Antonio Dattilo 1 anno e 5 mesi;
Andrea Della Valle 1 anno e 3 mesi e 25 mila euro di multa;
Diego Della Valle 1 anno e 3 mesi e 25 mila euro di multa;
Claudio Lotito 1 anno e 3 mesi e 25 mila euro di multa;
Leonardo Meani 1 anno e 20mila euro di multa;
Claudio Puglisi 1 anno e 20 mila euro di multa;
Stefano Titomanlio 1 anno e 20 euro di multa;
Sandro Mencucci 1 anno e 3 mesi e 25.000 euro di multa
Il processo ha portato anche le assoluzioni di alcuni imputati:
Pasquale Rodomonti, Maria Grazia Fazzi, Mariano Fabiani, Gennaro Mazzei, Ignazio Scardina, Marcello Ambrosino, Enrico Ceniccola e Silvio Gemignani.
Nessun commento da parte di Luciano Moggi alla sentenza emessa.
Della Valle e De Santis hanno invece fatto intendere di voler andare avanti e ricorrere agli altri due gradi di giustizia disponibili.Queste le loro reazioni:
“Siamo molto amareggiati, ma non sorpresi da questa sentenza, che troviamo profondamente ingiusta. Faremo valere le nostre ragioni nei prossimi gradi di giudizio perchè venga ristavilita la verita”. (Della Valle)
“Questa è una pagina nera per la giustizia italiana. Combatteremo in appello, non c’è stata unanimità da parte dei tre Giudici, spero che chi ha deciso abbia la coscienza pulita perchè non si scherza con la vita delle persone. Chi non ha servito lo Stato nella maniera giusta, alla fine dei tre gradi di giudizio pagherà”(De Santis)
Vuole invece attendere le motivazioni della sentenza, prima di decidere cosa fare, Paolo Bergamo:
“Mi aspettavo una sentenza negativa viste le richieste ancora più pesanti del pm. Dobbiamo accettare la giustizia per come ci viene proposta, ora aspettiamo le motivazioni e poi vedremo i passi da fare, ma questo processo è stato vergognoso. Il tribunale ha deciso sulle intercettazioni, io mi sento sereno perchè so come mi sono comportato, quello che ho fatto e soprattutto non ho fatto, quindi sono tranquillo”
La Juventus, con un comunicato sul proprio sito, ha invece fatto capire che invece andrà avanti nella propria battaglia sportiva.
“La sentenza odierna afferma la totale estraneità ai fatti contestati della Juventus, che presso il tribunale di Napoli era citata in giudizio come responsabile civile a titolo di responsabilità oggettiva ai sensi dell’articolo 2049 c. c. Tale decisione, assunta all’esito di un dibattimento approfondito e all’analisi di tutte le prove, stride con la realtà di una giustizia sportiva sommaria dalla quale Juventus è stata l’unica società gravemente colpita e l’unica a dover pagare con due titoli sottratti, dopo aver conseguito le vittorie sul campo, con una retrocessione e con relativi ingenti danni. Juventus proseguirà nelle sue battaglie legittime per ripristinare la parità di trattamento”
di Carmine Anzivino