Ancona, 25 gennaio 2011 – L’Associazione Nazionale Stampa Online (ANSO, www.anso.it) interviene in merito alla delibera dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (cosiddetta “Antitrust”) che chiude l’accertamento aperto nei confronti di Google, un’istruttoria lunga diversi mesi aperta per verificare un abuso di posizione dominante.
“Siamo soddisfatti che siano state pienamente accolte le soluzioni proposte da Google – dichiarano Marco Di Maio e Betto Liberati, presidente e vice presidente ANSO – e questo accoglimento, insieme al mancato accertamento di infrazione, confermano la nostra idea sul buon operato dell’azienda di Mountain View”.
Nei giorni appena trascorsi, in diversi articoli, ANSO è stata annoverata fra coloro che avevano sostenuto l’apertura dell’istruttoria, mentre i fatti e la documentazione dimostrano il contrario. Ecco la motivazione di queste dichiarazioni dopo il passaggio di tali notizie.
L’Associazione ha sempre dichiarato di non condividere le accuse portate avanti dalle parti avverse a Google, accogliendo la possibilità di intervenire nell’istruttoria per spiegare le proprie motivazioni.
“I giornalisti autori dei pezzi “incriminati” – redarguisce scherzosamente Betto Liberati – dimostrano di non aver letto affatto la documentazione: avrebbero compreso subito che in realtà abbiamo partecipato al market test a sostegno delle tesi di Google, fornendo il nostro punto di vista di Associazione che rappresenta gli editori di quotidiani locali online, editori che conoscono bene i servizi messi a disposizione da Google.
Consigliamo a questi giornalisti di evitare ogni superficialità e di fare con più scrupolo il proprio lavoro. Intanto una rettifica dell’errore grossolano sarebbe opportuna”.
ANSO coglie l’occasione dei rilievi effettuati dall’Autorità sulla necessità di intervenire per tutelare il diritto d’autore per far notare che c’è “una crescita consistente di contenuti originali pubblicati e diffusi in rete – come osserva il presidente ANSO Marco Di Maio – che vengono poi recuperati anche su media che non operano in Internet”. E aggiunge Di Maio: “Sarebbe importante comprendere l’urgenza di mettere mano ad una riforma del settore dell’editoria, che prenda atto ufficialmente dell’esistenza del settore online e del sistema dei quotidiani locali operanti sul web. Strumenti di informazione divenuti ormai una diffusa consuetudine per milioni di italiani”.
La documentazione ufficiale è disponibile sul sito dell’Autorità, ma per dovere di cronaca riportiamo le parti in cui viene evidenziato l’intervento di ANSO all’interno della delibera dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.
“IV. LE OSSERVAZIONI DEI PARTECIPANTI AL MARKET TEST
35. Nel corso del market test sono pervenute osservazioni sugli impegni di Google da parte di FIEG, Fedoweb, Matrix ed ANSO. Per il fine che qui rileva, si riportano di seguito le osservazioni dei terzi che risultano pertinenti alla valutazione dell’idoneità degli impegni a rimuovere i profili anticoncorrenziali individuati in sede di avvio e di estensione oggettiva dell’istruttoria.
Gli impegni concernenti Google News
36. ANSO sottolinea l’importanza del servizio Google News − che fornisce a milioni di lettori, tramite PC e telefonini, la possibilità di scegliere e confrontare fonti informative diverse − e ritiene che la logica di utilizzo e di visibilità debba essere la stessa per il motore di ricerca Google Web Search e per Google News:
se un editore ritiene opportuno non essere presente su Google News non dovrebbe neanche pretendere di godere della visibilità che il motore di ricerca Google può dare.
Ciò posto, ANSO ritiene che gli impegni di Google relativi a Google News snaturerebbero l’essenza stessa di tale servizio, che consiste nel raccogliere e offrire al lettore informazioni provenienti da un numero esteso di fonti appartenenti al mondo dell’informazione. A causa dell’eventuale esclusione di un certo numero di fonti, Google News potrebbe fornire contenuti solo parziali rispetto alla realtà informativa esistente, una limitazione che potrebbe decretare nel tempo anche la fine del servizio.
Gli impegni concernenti AdSense
46. Con riguardo agli impegni sub (B), concernenti il network AdSense, ANSO accoglie con favore la scelta di Google di comunicare agli editori affiliati al programma AdSense Online, attraverso l’interfaccia disponibile online, la percentuale di revenue sharing loro spettante, nonché le eventuali modifiche, e ritiene che ciò rappresenti una novità importante nel rapporto tra Google e gli editori che va nella direzione di garantire una sempre maggiore trasparenza dei trattamenti economici.”