Gli esperti di 3bmeteo.com: “Ottobre eccezionalmente piovoso per l’Italia con numerose criticità da Nord a Sud e punte di prossime ai 1000mm; disastrose alluvioni anche in Francia e Spagna: a Valencia in 8 ore la pioggia di un intero anno causata da una DANA”
OTTOBRE ECCEZIONALMENTE PIOVOSO SULL’ITALIA, I DATI – “Già il mese di settembre aveva evidenziato reiterati eventi piovosi anche intensi in particolare al Nord, ma ottobre di quest’anno è risultato certamente uno tra i più piovosi mai registrati” – lo conferma il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara che spiega – “gli accumuli complessivi superano i 150-160mm praticamente su tutto il Nord Italia, ma con punte diffuse di oltre 300mm su fascia prealpina, pedemontana piemontese, Liguria, pianura lombardo-emiliana, Veronese, Vicentino e sul Friuli Venezia Giulia. Più nello specifico su Liguria, Appennino tosco-emiliano, alto Piemonte, Prealpi venete e alto Friuli si registrano persino picchi di oltre 500mm, fino a estremi addirittura prossimi ai 950-1000mm tra Savonese e Genovese e sulle Prealpi Carniche. Si tratta di valori eccezionali: in diversi casi è piovuto anche 4 volte tanto la media di ottobre, talora persino nell’arco di un solo giorno. Caso emblematico di Bologna che in occasione dell’alluvione del 19 ottobre scorso ha registrato picchi di 300mm in meno di 24 ore, più del triplo dell’intera media mensile (circa 70mm). Notevoli anche i picchi di oltre 250-300mm registrati su Toscana, Umbria, alte Marche, Lazio, così come su Arcipelago campano, Sicilia e Calabria ionica (dopo mesi di cruda siccità); tanta pioggia anche in Sardegna con punte di oltre 200mm. Gli accumuli inferiori si sono registrati su Abruzzo orientale e in generale sul comparto sud-orientale del Paese.”
ALMENO 19 EVENTI ALLUVIONALI/GRAVI ALLAGAMENTI SULL’ITALIA – “Sono state numerosissime le criticità idrogeologiche e idrauliche di cui ha sofferto l’Italia in questi giorni tra frane, smottamenti, esondazioni ed allagamenti lampo” – prosegue Ferrara di 3bmeteo.com – “19 gli eventi alluvionali o allagamenti lampo gravi che hanno penalizzato lo Stivale, la maggior parte dei quali concentrati nel periodo che va dal 16 al 27 ottobre (ben 17 eventi!). Tra le regioni più penalizzate dagli eventi alluvionali riportiamo Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Marche, Sardegna, Sicilia, Calabria, Campania. Più nello specifico tra le aree più duramente colpite vi sono: Val Bormida/Arenzano, Savonese in generale, Genovese/Recco, Pisano/Livornese/Senese e in generale la Val di Cecina, Civitavecchia, Ischia e Sorrento, Pesarese/Anconetano, Bolognese/Ravennate/Riminese, Alessandrino, Bergamasco, Catanese/Palermitano/Agrigentino, Catanzarese, Cagliaritano/Oristanese.”
ALLUVIONI ANCHE IN FRANCIA E SPAGNA, A VALENCIA INONDAZIONE CAUSATA DALLA ‘DANA’ – Alluvioni disastrose sono state registrate anche sulla Francia, specie meridionale, con ben 800mm caduti nel Massiccio centrale il 18 ottobre mentre Saint-Tropez è finita sott’acqua; recentemente colpita pure la Spagna, specie Andalusia e la Comunità Valenciana. “In particolare la devastante alluvione che ha colpito Valencia con decine di vittime è stata causata da un pericoloso temporale auto-rigenerante e stazionario, che dal satellite aveva la forma di V e per tale motivo denominata V-SHAPED” – spiega il meteorologo di 3bmeteo.com Francesco Nucera che prosegue – “solamente in 4 ore sono caduti oltre 350mm, mentre in 8 ore è caduta la pioggia di un intero anno (circa 450-500mm). Il temporale a forma di V è stato generato da una cosiddetta DANA,(acronimo di Depresion Aislada en Niveles Altos,), un fenomeno meteorologico tipico della Spagna e del Mediterraneo occidentale. Si verifica quando una massa d’aria fredda in quota si isola dal flusso principale, formando una depressione chiusa. Questa configurazione genera un forte contrasto con l’aria calda e umida presente alle basse quote, innescando temporali intensi e piogge abbondanti. I rilievi esasperano poi le precipitazioni. Sulla Penisola Iberica, soprattutto in autunno, la DANA può causare episodi di precipitazioni estreme. Questo vortice in quota è quel che rimane della bassa pressione che nei giorni scorsi ha portato eventi alluvionali in Italia (anche in questo caso spesso a causa di temporali V-SHAPED) e che si è isolata tra Spagna e Nord Africa”.
GOCCE FREDDE, RISCALDAMENTO GLOBALE E FIUMI ATMOSFERICI – “La DANA spagnola altro non è che più genericamente quella che viene detta una goccia fredda in quota: si tratta di una circolazione ciclonica chiusa alimentata da una massa d’aria fredda in quota, solitamente figlia di perturbazioni atlantiche più strutturate che appunto ‘sganciano’ queste depressioni secondarie. Questi vortici, solitamente più piccoli in estensione rispetto alle grandi depressioni atlantiche, possono risultare molto insidiosi, avere un ciclo di vita anche di diversi giorni e alimentarsi nelle acque calde del Mediterraneo soprattutto in estate e in autunno, quando possono dar luogo ai fenomeni più estremi, ma in modo estremamente caotico. Proprio le alluvioni e gli allagamenti lampo sia di settembre che ottobre su Francia, Spagna, Austria e Italia sono state causate da queste gocce fredde. In un’atmosfera che si sta surriscaldando e in un mare più caldo, c’è maggiore vapor acqueo ed energia a disposizione per queste strutture cicloniche, che quindi hanno maggiori chances di alimentare eventi estremi. Le alluvioni ci sono sempre state, ma i tempi di ritorno si stanno accorciando con una maggiore frequenza di questi eventi o, in altre parole, a parità di presenza di perturbazioni come in passato, oggi le stesse hanno maggiore energia a disposizione per alimentare piogge alluvionali. In questo contesto si inseriscono infine anche i cosiddetti ‘Atmosferic Rivers’, o fiumi atmosferici, che altro non sono che correnti d’aria particolarmente ricca di umidità che trasportano come una sorta di nastro il vapor acqueo dalle latitudini tropicali a quelle medie, Europa compresa. Quando questi fiumi atmosferici interagiscono con le depressioni mediterranee, ma non solo, possono esacerbare le piogge alluvionali, come successo ad esempio in Emilia Romagna e Liguria. “ – concludono da 3bmeteo.com