rilegnoTreviso – Partecipare alle filiere di fornitura delle multinazionali è un fattore strategico per molte Pmi in più settori. Un fenomeno diffuso anche nel Trevigiano dove molte aziende sono diventate partner affidabili di grandi imprese attive in tutto il mondo. Un processo che sempre più si caratterizza per l’adozione di strumenti di sostenibilità, come le procedure di tutela ambientale e le certificazioni sociali.

Il fenomeno è dimostrato da alcuni dati molto significativi, ad esempio il 41% delle imprese dichiara di avere intrapreso un audit sui propri fornitori nel corso degli ultimi 3 anni (Fonte: DNV GL – Business Assurance e GFK Eurisko). Inoltre, sono oltre 30.000 le aziende coinvolte nella filiera del legno sostenibile con più di 190 milioni di ettari di foresta certificati secondo lo schema FSC ed è notevole lo sviluppo di marketplace come Sedex che ha raggiunto i 40.000 iscritti.
A questo tema è dedicato l’incontro di Unindustria Treviso ed EY, team Sustainability, che si tiene domani, 12 luglio, alle 16 a Palazzo Giacomelli, dal titolo “Supply chain e Sostenibilità: scenari, trend e casi di successo”.
I saluti iniziali sono di Luciano Marton, Vicepresidente di Unindustria Treviso delegato ad Etica d’impresa e Sostenibilità, e Maurizio Rubinato, partner EY a Treviso. La presentazione degli scenari e l’illustrazione di esempi e strumenti a supporto della sostenibilità lungo le filiere di fornitura viene svolta da Danilo Devigili, Senior Manager del team Sustainability di EY. Testimonianze locali nella successiva tavola rotonda, coordinata da Mauro Bigi di EY, con Andrea Gava (Gava Imballaggi di Godega di Sant’Urbano), Andrea Condotta (Codognotto di Salgareda) e Gabriele Lendaro (Fabbrica Italiana Sintetici di Montecchio Maggiore).

Le conclusioni di Riccardo Giovannini, Partner EY e Responsabile del team Sustainability per l’Italia, la Spagna e il Portogallo, che commenta: “La sostenibilità della filiera di fornitura è un fattore di competitività sempre più rilevante sia per le grandi che per le piccole e medie imprese; le aziende più attive e focalizzate sulla filiera generano non solo differenziazione rispetto ai concorrenti, ma contribuiscono a generare valore per il territorio. Questo aspetto è la vera opportunità e la nuova frontiera delle aziende innovative”.


La filiera – dichiara Luciano Martonpuò quindi diventare un propulsore di sostenibilità nelle aziende che vi partecipano, e da queste anche in una dimensione più ampia, con vantaggi non solo economici ma anche di carattere sociale ed etico in senso ampio”.