Lo scrigno naturalistico di biodiversità del Parco Nazionale del Gargano non finisce mai di stupire.
In questi giorni al Presidente del Parco è stata comunicata la notizia dell’ individuazione di una vite selvatica (Vitis Vinifera spp. Sylvestrids), la cui presenza sul Gargano, costituisce una grande opportunità per la ricerca scientifica perché può approfondire la lunga e ricca storia di vini e vitigni del Gargano.
“Ringrazio per questa scoperta in primis l’amico Biscotti per il suo inesauribile sentimento di attaccamento ed amore per il Gargano e per il suo Parco Nazionale. Sono, inoltre, convinto che il Gargano rappresenta un patrimonio di indiscutibile ricchezza per tutti quanti noi e per il nostro amato Paese: l’ Italia. Perciò, dobbiamo amare la nostra terra, chiedere che tutti la rispettino e facciano quanto in loro potere per curare e proteggerla. Come riferitomi dagli stessi studiosi – afferma il Presidente Pecorella – nel corso di una serie di indagini floristico-vegetazionali sono state rinvenute sul Promontorio 10 siti con presenze di ceppi di Vitis attribuibili alla specie “sylvetris”. Si tratta della vite selvatica, progenitrice di tutte le uve coltivate”
“Questo significa che il Gargano – continua il Presidente – riserva valori naturalistici ancora nascosti e che vanno ben oltre la biodiversità di specie; significa realmente cominciare a comprendere su basi scientifiche la sua unicità.”
L’Ente Parco dimostra sempre particolare attenzione alla salvaguardia e conservazione delle specie botaniche in area protetta, numerose sono le collaborazioni attivate negli ultimi anni con il mondo accademico e scientifico per la tutela del nostro patrimonio naturalistico.
“ Mi auguro – conclude Pecorella – che ci sia una maggiore attenzione e cura anche da parte dei cittadini responsabili che saranno determinanti per la salvaguardia anche di questa specie. E’ compito di ognuno di noi, con piccoli gesti quotidiani di buona educazione, preservare il futuro degli habitat naturali e dell’ambiente che ci circonda.”