L’energia rinnovabile da “bottino” privato di alcune multinazionali a “risorsa” pubblica, a servizio di una comunità intera. Non è un’utopia, ma la realtà che si sta concretizzando a Melpignano.
I cittadini del piccolo centro griko, costituitisi in una comunità cooperativa a responsabilità limitata, il 18 luglio 2011, hanno dato avvio, caso unico in tutta Italia, alla realizzazione di una rete diffusa di impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici e privati del territorio comunale, favorendo lo sviluppo di una nuova forma di gestione dei servizi pubblici e di nuove opportunità d lavoro. In che modo? Semplicemente con l’utile che sarà ricavato dalla produzione di energia residua al consumo del fabbisogno domestico. L’utile, infatti, che non può essere ripartito tra i 120 soci (utenti) che hanno aderito alla società, sarà ridistribuito in due modi: potrà essere “utilizzato” per garantire quei servizi necessari al benessere della propria comunità, come la sistemazione di piazze, strade, marciapiedi, parchi urbani, etc., oppure potrà garantire nuova occupazione, tramite ad esempio, la gestione di mense, manutenzione del verde, stradale, etc. La Comunità Cooperativa, dunque, promossa nell’ambito della collaborazione tra Legacoop e Associazione Borghi Autentici d’Italia, sarà, da un lato, l’indiscussa sovrana delle decisioni da prendere in merito alla gestione dell’utile, dall’altro beneficerà in forma gratuita dell’energia che sarà prodotta dai pannelli fotovoltaici e di un rimborso economico di quella energia prodotta e non utilizzata immessa in rete. La green economy unisce, finalmente, pubblico e privato per il benessere collettivo. Importanti, infatti, per la realizzazione di questo progetto è stato dapprima il Comune, che è entrato nella compagine sociale come socio sovventore, e successivamente Coopfond, il fondo per la promozione cooperativa di Legacoop e Coopfidi, mentre determinante è stata Banca Etica, che ha sostenuto gran parte del finanziamento necessario per la realizzazione degli impianti.