Con il progetto “KI-Bird”, la Carinzia compie un nuovo passo avanti nella ricerca ambientale. Guidato dall’Università di Scienze Applicate FH Kärnten di Villach e già vincitore del premio per la biodiversità istituito dalla Fondazione privata Kärntner Sparkasse, questo progetto pionieristico utilizza droni equipaggiati con camere ad alta risoluzione per monitorare e contare gli uccelli acquatici in aree naturalisticamente sensibili come il Bleistätter Moor presso il lago Ossiach e il fiume Drau a Völkermarkt.

Gli scatti, che raggiungono il migliaio per ogni sessione di volo, sono analizzati da algoritmi di intelligenza artificiale capaci di identificare e classificare le varie specie di uccelli acquatici. Il progetto non solo propone un’alternativa più efficiente e meno invasiva rispetto ai metodi di conteggio tradizionali, effettuati da osservatori umani, ma offre anche una strumentazione preziosa per rilevare le variazioni ambientali e le loro implicazioni su fauna e flora.

Il direttore del progetto, Gernot Paulus, si è detto entusiasta di queste innovazioni che combinano la tecnologia dei droni con l’intelligenza artificiale. “Abbiamo addestrato gli algoritmi AI non solo a riconoscere gli uccelli, ma anche a determinare a quale specie appartengono, il che ha richiesto una stretta collaborazione con il team di ornitologi” ha spiegato Paulus.

Test sul campo

Il valore pratico di “KI-Bird” è stato dimostrato attraverso test condotti in due specifiche aree. Mentre un team di ornitologi conduceva la conta dal suolo, i droni sorvolavano le aree a 40 metri di altezza, ottenendo dati che sono stati poi confrontati con quelli raccolti manualmente. Ad esempio, in un test effettuato a Brenndorf sul fiume Drau, gli esperti a terra hanno contato 209 uccelli acquatici, mentre l’intelligenza artificiale ne ha identificati 467.

L’algoritmo di riconoscimento utilizzato, noto come Yolo (You Only Look Once), si è rivelato un efficace strumento di rilevamento in tempo reale. “Grazie a dati di addestramento di alta qualità forniti da esperti ornitologi, abbiamo potuto educare Yolo con dati eccezionali e i risultati parlano chiaro” ha commentato Paulus.

Impatto e prospettive future

Questi successi non solo evidenziano il potenziale di tali tecnologie nella conservazione ambientale, ma si integrano anche nella proposta didattica della FH Kärnten, in particolare nel nuovo corso di laurea internazionale “Green Transition Engineering”. “KI-Bird sta a simboleggiare l’intersezione tra tecnologia avanzata e conservazione ambientale, dimostrando come la moderna ingegneria possa contribuire significativamente alla nostra comprensione e protezione dell’ecosistema” ha concluso Paulus, sottolineando l’importanza strategica del progetto.

Un ruolo cruciale in questo ambito è stato svolto dal gruppo di ricerca SIENA, che ha lavorato intensamente allo sviluppo e all’adattamento delle tecnologie di intelligenza artificiale per l’osservazione ambientale, rendendo possibili questi avanzamenti significativi nel campo della ricerca sulla biodiversità.

Il progetto è finanziato dalla Regione Carinzia, che si riconferma come un contesto dinamico per la ricerca e l’innovazione, grazie ad un modello che favorisce la cooperazione tra imprese e istituti di ricerca. I parchi tecnologici come il Lakeside Science & Technology Park a Klagenfurt e la Villach Science & Technology Area, insieme a iniziative come il Fraunhofer Innovationszentrum per la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale, sono solo alcuni esempi di come la regione faciliti progetti congiunti e promuova cluster tecnologici specializzati, come Silicon Alps e Green Tech Cluster Valley. Le attività di ricerca sono supportate da significativi incentivi finanziari da parte del governo regionale e del Fondo per la promozione economica della Carinzia  (KWF), creando un ambiente ricco di opportunità per le aziende che vi investono.