L’esponente politico si chiede dove sia finita la condotta dell’acqua che doveva servire cittadini, campagne, fattorie. Ecco il testo della missiva inviata all’Enel:

Gentilissimi,

sono profondamente mortificato per il pesante silenzio in cui ancora una volta sono cadute le promesse formulate in un incontro con i vs. “vicini” di Cerano il 12 ottobre 2009.

Mi chiedo dov’è finito il tronco di condotta per acqua potabile da realizzare per i cittadini, che vedono passare sotto il naso l’acqua che raggiunge la centrale Federico II, mentre rimane per loro stessi, per gli animali e per gli ortaggi, l’acqua dei pozzi mista a polvere di carbone.

Ci fu chiesto un progetto di massima dell’Acquedotto Pugliese; lo abbiamo consegnato ma non è accaduto nulla.

Si concordò sulla possibilità di collaborazione da parte della centrale Enel di aiutare l’inserimento nelle cooperative e ditte che acquisivano lavori, nella e per la centrale, di abitanti nell’area che hanno, obtorto collo, subito il depauperamento del proprio terreno agricolo. Non si è mosso nulla.

È una presa in giro alla quale non mi sento di iscrivermi.

Brindisi non è per Enel la via di una giusta convivenza con il territorio.

Con disistima per questo modo di comportarsi,

Sen. Michele Saccomanno

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