Gli europei stanno comprando auto più efficienti. Le emissioni medie di biossido di carbonio delle automobili continuano a diminuire in Europa, secondo i dati preliminari diffusi il 20 giugno dalla commissione  europea “Climate Action”.

Il Commissario Connie Hedegaard ha dichiarato che in Europa le case automobilistiche si dirigono verso gli obiettivi da raggiungere entro il 2015 per la riduzione di CO2. Questi dati confermano che c’è un progresso costante nel migliorare sia l’efficienza del carburante, sia la riduzione delle emissione di CO2 delle nuove autovetture. Tutto ciò è un buon segno per l’industria automobilistica europea, che dimostra come sia possibile un processo di innovazione e nel contempo la capacità di essere competitivi a livello globale, offrendo dei prodotti più efficienti.

L’Agenzia europea dell’ambiente ha pubblicato alcuni giorni fa i dati provvisori sulle emissioni medie di CO2 delle autovetture nuove immatricolate nel 2011 che sono state circa 12,8 milioni. Le emissioni medie di CO2 di queste vetture sono state pari a 135,7 grammi di CO2 per chilometro, che è 4,6 g CO2/km in meno rispetto al 2010 , con  una riduzione del 3,3%.

Da notare che il 2011 è l’ultimo anno  prima che gli obbiettivi di CO2 diventino vincolanti. La fase obbligatoria che pone il raggiungimento dei 130g CO2/km entro il 2015 inizierà sulla base del corrente anno.

Secondo l’EEA “European Environment Agency” e da una sua analisi, una combinazione di cambiamenti nel comportamento di acquisto, il miglioramento della tecnologia e l’efficienza del motore sono  per lo più i responsabili di questa riduzione.

Ai produttori di automobili sarà chiesto di verificare questi dati preliminari prima di essere confermati dalla Commissione entro la fine dell’anno.

Nell’Unione europea, le emissioni di CO2 provenienti dal trasporto stradale sono aumentate del 23% dal 1990, e sono responsabili di circa un quinto delle emissioni totali dell’UE. Al fine di ridurre le emissioni di gas serra dovute ai trasporti, le case automobilistiche hanno un obiettivo collettivo per le auto vendute nell’ UE, che è quello di emettere un massimo di 130g CO2/km entro il 2015 e 95 g CO2/km entro il 2020.

L’EEA ha il compito di  raccoglie i dati degli Stati membri sulle auto immatricolate, in conformità del regolamento (CE) N. 443/2009, ed inoltre di implementare un database che copre il 99,95% del totale delle immatricolazioni.

I dati collezionati includono le informazioni sulle emissioni di CO2 e la massa dei veicoli, riportati da tutti gli Stati membri al fine di valutare le prestazioni del nuovo parco veicoli verso l’obiettivo di emissioni di CO2 (130 g CO2/km entro il 2015, da introdurre gradualmente a partire dal 2012 ).

Ai sensi dell’articolo 8 del regolamento (CE) N. 443/2009, gli Stati membri devono presentare annualmente alla Commissione le informazioni concernenti ciascuna autovettura nuova immatricolata nel loro territorio. Cinque Stati membri erano in ritardo nel presentare i propri dati del 2011, mentre un piccolo numero di Stati membri hanno inoltre problemi sulla qualità dei dati che devono essere raggiunti entro l’anno prossimo durante l’esercizio del monitoraggio dei dati. L’EEA ha tuttavia rilevato miglioramenti nella presentazione dei dati per un certo numero di Stati membri.

Questo set di dati sono provvisori e pertanto saranno verificati dalle case automobilistiche in un range di tre mesi e in tal modo si andrà ad assicurare che gli obbiettivi sono fissati sulla base di dati concreti e corretti. La Commissione avrà il compito di confermare i dati successivamente nel 2012, tenendo conto di eventuali errori di comunicazione da parte dei produttori.

Questo dimostra come le nostre aziende sono capaci di implementare, nonostante la crisi, una politica di sviluppo economico legata fortemente al rispetto ambientale, ed inoltre risultano essere competitive nei confronti di altre aziende extra Europee offrendo un prodotto migliore.

 

di Orazio Buonamico

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