L’Agenzia Francese per gli Investimenti Internazionali, in partnership con la Chambre Française de Commerce et Industrie en Italie (CFCII), Camera di Commercio di Milano e con il supporto della  Commissione Italiana Veicoli Elettrici Stradali (CEI-CIVES), organizza per oggi una giornata di dibattito Italia-Francia sui temi della mobilità sostenibile intitolata: “Nuove mobilità sostenibili: veicolo elettrico e la sua filiera, una priorità per Francia e Italia.”

La giornata, che avrà luogo presso la sede della Camera di Commercio in Via Meravigli, sarà scandita da presentazioni sui programmi e sulle misure governative in Francia ed in Italia e da testimonianze di aziende, grandi gruppi e municipalità che lavorano con profitto su queste tematiche nei due paesi. Presenti tutti i più grandi attori industriali coinvolti nella filiera: Renault, PSA Peugeot Citroën, ENEL, EDF, Irsibus/Iveco, Piaggio, ecc.

Il veicolo elettrico: una priorità per la Francia

Con un mercato stimato tra il 30 e il 40% delle nuove automobili entro il 2025 ed al 20% nel 2020, le auto  elettriche (a batteria), ibride ricaricabili o a celle a combustibile sono oggetto di molteplici iniziative da parte delle industrie e delle autorità pubbliche francesi.

Nel settembre 2011, con la firma di un documento con il Ministro dell’Industria, la filiera automobilistica francese si é impegnata a proporre ai consumatori veicoli a emissioni ridotte, con servizi associati, in grado di offrire degli alti livelli di prestazioni, semplicità d’utilizzo e sicurezza.

1. Il parco dei veicoli privati e commerciali leggeri elettrici francesi è il primo in Europa (15.000 unità) ed il terzo nel mondo dopo Stati Uniti e Giappone(1).

Nel 2011, PSA ha lanciato in Francia la Peugeot 3008 ibrida, prima vettura ibrida Diesel di serie al mondo. Nella primavera 2012, arriverà sul mercato la Citroën DS5, che utilizza la stessa tecnologia, così come la Peugeot di alta gamma 508 RXH. Toyota produrrà nel 2012 una versione ibrida della Yaris III a Valenciennes. Le società Venturi (Eclectic), Goupil G3, Lumeneo (Smera e Neoma), MEGA, MicroVett, Tracetel (Whoop), Courb (C Zen) sviluppano veicoli, quadricicli e tricicli a uso prevalentemente urbano, mentre Gepebus (PVI), Tecnobus, Irisbus, Renault-Trucks e Gruau producono sul suolo francese una vasta gamma autobus e autocarri.

In Francia sono presenti tutti i principali attori industriali della filiera. Le batterie sono prodotte dalle società SAFT (Litio-Ione) e Batscap-Bolloré (Litio Metallo Polimeri). Renault produrrà motori elettrici a Cléon nel 2013 e batterie (Nissan NEC in un primo tempo) a Flins nel 2014. La collaborazione di BMW con PSA porterà ad un nuovo stabilimento di componenti ibridi a Mulhouse (2014). I produttori di equipaggiamenti, come Valeo, sono impegnati nell’elettrificazione dei sistemi di trazione, nell’elettronica di potenza e nell’alleggerimento del veicolo.

 

2. Un sistema pubblico favorevole. Il bonus attuale, che ha rappresentato dal 2008 a oggi uno costo di 2,3 miliardi di euro per lo stato francese, ha incentivato l’acquisto di oltre 3,9 milioni di veicoli poco inquinanti. Per il 2012 sono stati mantenuti incentivi che vanno da 2.000 a 5.000 euro per veicolo. Esiste anche un sistema di incentivi dell’Ademe (Agenzia per l’Ambiente) dedicato ai quadricicli e ad alcuni veicoli pesanti.

I quattro poli di competitività dedicati all’automobile e alla mobilità (Mov’eo, Id4Car, Véhicule du futur et Lyon Urban Truck & Bus) mettono a disposizione ingenti finanziamenti (100 milioni di euro) per progetti di ricerca collaborativi volti alla riduzione delle emissioni ed allo sviluppo di veicoli a ridotto inquinamento. Anche Credito d’imposta per la ricerca (attualemnte il più favorevole in Europa) e Oséo (Ente pubblico per il finanziamento dell’innovazione e della crescita delle PMI) permettono di sostenere una parte importante dei costi in materia di R&S.

Il Piano francese per lo sviluppo dei veicoli elettrici e ibridi ricaricabili, avviato nel 2009, dimostra il forte impegno delle Autorità pubbliche a favore dei veicoli a ridotte emissioni.

Il Programma pluriennale per il trasporto terrestre (Predit N° 4, dotato di 400 milioni di euro) dedica in media il 50% dei propri finanziamenti al sostegno delle filiere dell’elettrico e dell’ibrido. Sono operative due piattaforme tecnologiche: Steeve Grenoble & Amiens (stoccaggio dell’energia, impianti pilota CEA e INERIS) e Movéo’DEGE Saclay (impianto pilota IFP).

Tramite l’ADEME sono stati finanziati (108 milioni di euro) i primi due progetti pilota per sperimentazioni su strada. Ricevono il sostengo pubblico anche altre sperimentazioni attualmente in corso, come quelle di Kléber (ibrido ricaricabile a Strasburgo), di SAVE (Seine Aval VE), di CROME (CROss-border Mobility for Evs) con la Germania, di VERT (la Réunion). Infine BMW, che ha già sperimentato nel corso del 2011 una flotta di Mini E, lancerà un’altra serie di prove con vetture ActiveE nel 2012.

Il piano “investissements d’avenir” tramite i programmi “énergies décarbonées” e “véhicule du futur” sostiene progetti per lo sviluppo di nuovi sistemi di trazione e di ricarica nonché per lo sviluppo di infrastrutture sulle strade pubbliche. Le AMI (gare d’appalto) già pubblicate hanno stanziato fondi per oltre 500 milioni di euro. Inoltre lo Stato ha annunciato un finanziamento di 54 milioni all’Istituto d’Eccellenza in materia di Energie a Ridotte emissioni Vedecom a Satory (Ile-de-France).

 

In Francia é stato anche creato un tavolo di lavoro tecnico “Infrastrutture di Ricarica” per veicoli elettrici, posto sotto l’egida del Ministero dell’Industria, al fine di favorire lo sviluppo della filiera. Al tavolo sono rappresentati i principali attori industriali della filiera (Schneider Electric, Legrand, Parkéon, DBT, Saintronic, Sagem.com, EDF Sodretel, Hager, ecc.) per discutere di diversi temi come: le disposizioni introdotte dalla legge Grenelle II (raggruppamento di comuni, permessi di costruzione, parcheggi), le disposizioni del libro Verde sulle infrastrutture di ricarica, la definizione di nuovi standard e misure di sicurezza, ed infine le forme di sostegno pubblico (CDC o ADEME) alla sperimentazione ed alla realizzazione di infrastrutture di ricarica.

Infine, il gruppo d’acquisto gestito da La Poste e coordinato dall’UGAP (Union des Groupements d’Achats Publics – Centrale d’acquisto per il settore pubblico) ha annunciato nel mese di ottobre 2011 l’acquisto di 20.000 veicoli elettrici in quattro anni. L’UGAP ha, inoltre, firmato accordi di collaborazione con diverse Amministrazioni locali e prevede di lanciare nuove gare d’appalto nel 2012.

Per David Appia, Presidente dell’Agenzia Francese per gli Investimenti Internazionali (AFII), «la Francia rappresenta un terreno fertile per le industrie straniere che desiderano sviluppare veicoli a ridotte emissioni e sfruttare le numerose agevolazioni all’innovazione e l’alto livello di formazione degli ingegneri. I poli di competitività e gli incentivi pubblici dedicati al settore dell’automobile rafforzano l’attrattività della Francia per quanto riguarda queste tecnologie del futuro».

L’Agenzia Francese per gli Investimenti Internazionali (AFII) è l’ente nazionale incaricato di promuovere, identificare ed accompagnare gli investimenti internazionali in Francia. L’AFII facilita la realizzazione del vostro progetto in Francia. L’Ageniza rappresenta l’organismo pubblico di riferimento sull’attrattività e l’immagine economica della Francia. L’AFII si avvale di una rete internazionale, nazionale e locale. L’AFII lavora in partnership con le agenzie regionali di sviluppo economico per fornire un servizio personalizzato agli investitori esteri.

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