Si è conclusa oggi la prima giornata del seminario tecnico “Tecnologie innovative nella gestione delle acque reflue: il caso di Gallipoli nel contesto regionale”. Il workshop, tenutosi presso il Castello Angioino di Gallipoli, rientra nelle attività previste dal progetto INTERREG GREECE – ITALY “Re Water”. Nel corso del seminario di aggiornamento, organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri di Lecce, diversi relatori sono intervenuti per illustrare casi pratici di innovazione nel trattamento e riutilizzo delle acque reflue.
Nella sessione mattutina alcuni responsabili AQP della provincia di Lecce hanno tracciato lo stato dell’arte delle attività di depurazione nel Salento. Nel corso del pomeriggio l’Ing. Fabrizio Dell’Anna è poi passato a presentare le attività previste per l’azione pilota su Gallipoli; nel comune Salentino si sperimenterà un sistema che combina raggi UV e acqua ossigenata permetterà l’impiego delle acque trattate per il lavaggio delle strade. Ampio spazio è dato alla cooperazione fra Gallipoli e Patrasso: le due città sono infatti accomunate dal proprio rapporto con l’ambiente marino circostante. Non è mancato poi l’apporto del Dott. Danilo Spasiano del Politecnico di Bari, le cui ricerche sui processi di rimozione avanzata sono confluite nell’azione sperimentale di RE WATER.
Il progetto RE WATER mira ad introdurre azioni tecniche e di sensibilizzazione per contrastare l’inquinamento delle acque marine, in particolare tramite una migliore gestione e successivo riutilizzo degli scarichi urbani. Acquedotto Pugliese è capofila del consorzio internazionale composto dal Politecnico di Bari, il Comune di Gallipoli, il Comune e l’Università di Patrasso nonché la sezione Risorse idriche della Regione Puglia e l’ente di gestione idrica di Patrasso. Nel caso di Gallipoli, il progetto si pone l’obbiettivo di rimuovere dagli effluenti dell’impianto di depurazione gli inquinanti residuali al trattamento depurativo di affinamento. Questo impianto rappresenta già una eccellenza nel panorama del comparto depurativo; l’intera portata delle acque è già sottoposta a trattamenti di affinamento per il riutilizzo in agricoltura.
“Si tratta di una novità per il territorio pugliese”, ha affermato nel corso del suo intervento Nicola Di Donna, Direttore di Ricerca, Sviluppo e Attività internazionali di AQP, spiegando che “RE WATER mira infatti al recupero delle acque depurate per impiego civile. Non è un caso che il pilota sia condotto a Gallipoli, città pugliese a forte vocazione turistica e legata storicamente allo sfruttamento delle acque marine”. Secondo Di Donna il tema dello scarico e del riutilizzo è molto sentito nelle città della costa salentina: “il riutilizzo massivo delle acque reflue apporterebbe due benefici al territorio: evitare di disperdere una risorsa pregiata come l’acqua, e creare opportunità economiche su più fronti”.
Il workshop della giornata odierna si inserisce in una serie più ampia di attività di divulgazione dei risultati di RE WATER. AQP e PoliBA si confronteranno con i cittadini e la pubblica amministrazione per interrogarsi su come riutilizzare le acque ottenute tramite questi processi avanzati. Sull’altra sponda dell’Adriatico i partner greci svolgeranno la stessa attività seminariale nei confronti dei rispettivi decisori politici
Le attività proseguiranno venerdì 25 con una visita del depuratore di Gallipoli. I tecnici di AQP mostreranno agli ingegneri dell’Ordine i lavori svolti sull’impianto, completando così le attività di approfondimento del seminario tecnico.