E’di attuale rilevanza la questione dell’abbandono delle bottiglie nei luoghi pubblici e nelle strade. I vuoti sia in plastica che in vetro “regnano” purtroppo spesso incontrastati: in determinati luoghi ( stadi di calcio, luoghi dove si svolgono eventi, lungo le strade) accumulandosi perché abbandonati dagli assuntori nonostante gli sforzi degli operatori ecologici formando veri e propri strati di bottiglie soprattutto al termine di eventi in particolare quegli sportivi dopo le partite di calcio. Assieme alle bottiglie, ovunque rilevantissimo il numero (superiore a quello delle stesse bottiglie) dei tappi delle bottiglie in plastica. Tanto anche il vetro raccolto: le bottiglie abbandonate sono presenti un po’ ovunque, e, spesso rotte – costituiscono un pericolo non trascurabile per la sicurezza stradale in particolare per i motociclisti. Poiché l’argomento attiene la salute pubblica oltrechè il pubblico decoro delle nostre strade e dell’ambiente circostante, il componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’AGATA, interviene proponendo una possibile soluzione preventiva, complementare alla necessaria intensificazione della raccolta dei rifiuti: l’introduzione generalizzata della cauzione sui vuoti delle bottiglie. Nella quasi totale assenza di un’adeguata politica di raccolta differenziata nel nostro territorio – seppur sempre più necessaria – questa vecchia prassi limiterebbe drasticamente l’abbandono di contenitori (sia in vetro che in plastica) nell’ambiente, favorendo, al contrario, il loro riutilizzo. In molti paesi europei (Germania, Austria, Olanda, Danimarca, Austria ed altri ancora), cauzioni di 15- 20 centesimi di euro sui vuoti consentono la restituzione di oltre il 90% dei contenitori venduti (una percentuale che nessuna raccolta differenziata riesce a raggiungere); in Italia la cauzione è quasi scomparsa e anche per questo le bottiglie contribuiscono a degradare i nostri ameni paesaggi costituendo un vero e proprio pericolo anche per la sicurezza stradale.