Incentivare l’installazione di distributori a metano e ad idrogeno per favorire la vendita e la circolazione di auto alimentate con carburanti a basso e bassissimo impatto ambientale. E’ l’obiettivo della proposta di legge ‘Norme per l’installazione di distributori multienergy di carburante per autotrazione sul territorio italiano’ che Michele Bordo, deputato dell’Ulivo, ha depositato ieri, direttamente in Aula.
L’articolo 2 della PdL prevede ‘l’installazione di almeno un distributore ogni 50.000 abitanti entro il primo anno dall’entrata in vigore della presente legge, ed almeno uno ogni 5.000 abitanti entro il quinto anno dall’entrata in vigore della presente legge’. Dunque, i destinatari diretti dell’articolato sono ‘le aziende petrolifere, private e pubbliche’, sollecitate ad adottare ‘i provvedimenti necessari finalizzati all’installazione di distributori multienergy, idrogeno e metano, su tutto il territorio italiano’. Per favorire tale azione, Bordo ipotizza la costituzione di ‘un Fondo alimentato dalla devoluzione dello 0,5% del prelievo fiscale realizzato sulla vendita di carburanti prodotti da fonti fossili’. La proposta di legge, infine, prevede anche una norma di tutela ambientale: ‘Le aziende produttrici di idrogeno hanno l’obbligo di produrlo esclusivamente con l\’ausilio di energie rinnovabili’ (art.4).
“Il tema della sostenibilità ambientale della mobilità urbana è ormai in cima alle priorità di ogni governo – commenta Michele Bordo – e ciò a causa degli effetti dell’inquinamento sulla salute, provocati dalla concentrazione di prodotti tossici negli ambienti cittadini, e della produzione di anidrice carbonica. Per mitigare tale impatto, le disposizioni sulle emissioni di gas si sono inasprite, ma sono contestualmente aumentati i veicoli ed i chilometri percorsi, neutralizzando i positivi effetti del miglioramento dei motori. Dunque, occorre studiare e mettere in pratica misure diverse per abbattere le emissioni alla fonte.
Una di queste è l’utilizzo di carburanti a bassissimo impatto ambientale, il metano, o che di inquinamento non ne producono proprio, l’idrogeno. Cioè – sottolinea Bordo – realizzare una svolta radicale del funzionamento dell’economia energetica, favorendo la transizione dall\’economia del petrolio all\’economia dell\’idrogeno. Un percorso già avviato in alcuni Paesi dell’Ue, dove circolano autobus all\’idrogeno, e su cui si stanno impegnando anche aziende italiane, come la Ibf di Manfredonia che ha realizzato un’auto alimentata ad idrogeno.
Se si vuole trasformare la sperimentazione in produzione industriale – continua il deputato ulivista – lo Stato ha il dovere di incentivare la realizzazione delle infrastrutture necessarie a favorire la maggiore sostenibilità ambientale del traffico automobilistico e, quindi, la diffusione di carburanti alternativi a quelli prodotti dalla trasformazione del petrolio. Considerazioni che condivido con un ampio movimento civico impegnato nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica italiana su questi temi – conclude Michele Bordo – le cui riflessioni hanno determinato l’elaborazione della proposta di legge sulla installazione di distributori di carburante cosiddetti multienergy che, mi auguro, il Governo voglia prendere in seria considerazione sostenendo il suo iter parlamentare”.