Cinigiano – Il Consorzio Tutela Vini Montecucco dice no agli impianti fotovoltaici industriali. Dopo la lotta contro i progetti di geotermia, nei confronti dei quali il Comune di Cinigiano ha confermato la propria contrarietà in più occasioni, l’allarme arriva ora dal fotovoltaico, con la notizia di un impianto di circa 30 ettari in località Borgo Santa Rita a Cinigiano attualmente in fase di consultazione e del concreto rischio di richieste di autorizzazione per ulteriori impianti industriali sempre all’interno dell’areale del Montecucco entro la fine dell’anno.
Un progetto fotovoltaico, quello relativo a Borgo Santa Rita, di ampia portata e dall’enorme impatto paesaggistico che, se approvato, andrà a minare non solo l’integrità di un territorio inalterato e vocato all’agricoltura che ha fatto della simbiosi con la natura e del rispetto della biodiversità i propri punti di forza ma anche un’economia che da ormai trent’anni investe in un enoturismo di qualità volto a promuovere proprio l’originalità di questo volto selvaggio della Toscana.
Nell’appello inviato a inizio settimana alle Autorità locali, il Presidente del Consorzio di tutela Giovan Battista Basile commenta: “Gli impianti fotovoltaici industriali rappresentano una minaccia concreta al nostro territorio, che trova nell’integrità la sua più grande ricchezza. Il Montecucco è sinonimo di sostenibilità e di buone pratiche agronomiche: la nostra produzione agroalimentare è rappresentata per la maggior parte da piccole o medie aziende a conduzione familiare circondate da vigneti, boschi, seminativi e olivi e la nostra vasta offerta enoturistica fa leva proprio sulla natura autentica e sui paesaggi incontaminati dell’areale, oltre che su storia, cultura ed enogastronomia. È evidente come impianti di questo calibro non siano compatibili e anzi arrechino danno ad un territorio naturalmente vocato alla coltivazione e alla tutela della biodiversità”. D’altra parte il Consorzio si dichiara favorevole alle energie alternative, purché sviluppate nel rispetto e a misura del territorio. Spiega a tal proposito Basile: “Da sempre le nostre aziende hanno una vocazione green e a partire da gennaio 2024, grazie all’attivazione del Distretto Biologico Montecucco, l’approccio eco-compatibile abbraccerà ufficialmente tutti gli aspetti produttivi, le attività e i servizi da esse realizzati. In questo progetto di sostenibilità rientrano sicuramente anche le energie rinnovabili, ma riteniamo che la strada da percorrere per impegnarci realmente nel sostegno dell’ecosistema e nella riduzione degli impatti sia quella dei piccoli impianti di autoproduzione, peraltro già presenti in molte delle nostre aziende. La normativa relativa a queste tematiche purtroppo appare spesso ‘semplicistica’ e poco sensibile alle esigenze di piccole realtà a misura d’uomo come la nostra”.