Alla ricerca del delicato equilibrio tra cibo, scienza e creatività: dopo il successo della prima edizione, torna il Food&Science Festival di Mantova. Da venerdì 18 a domenica 20 maggio 2018, la città lombarda ospita conferenze, incontri, laboratori, spettacoli e mostre dedicati alla scienza che studia, definisce e innova la produzione e il consumo di cibo. Promosso da Confagricoltura Mantova, ideato da FRAME-Divagazioni scientifiche e organizzato da Mantova Agricola, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, della Regione Lombardia, del Comune di Mantova, della Camera di Commercio di Mantova, il Festival avrà quest’anno un filo conduttore tematico che lega simbolicamente tutti i suoi appuntamenti. È l’equilibrio, inteso come condizione di quiete in cui si riescono a comprendere e bilanciare due o più forze contrastanti: la scienza e la società, l’agricoltura e l’ambiente, la crescita demografica e la povertà, la produzione e l’etica, la salute e l’alimentazione, le risorse e l’economia, la tradizione e la modernità.
In equilibrio è anche l’approccio nei confronti del rapporto tra studio del passato e scoperta del futuro: il Festival guarda alla storia dell’alimentazione, invitando a Mantova esperti carismatici e autorevoli come l’americano Patrick McGovern, “l’Indiana Jones della birra”, pioniere dell’archeologia bioalimentare, senza mai perdere di vista il domani della ricerca scientifica, tra discipline innovative (nutrigenetica, chimica 2.0), nuove figure professionali (come la designer Sonia Massari, che utilizza le sue competenze per aiutare la trasformazione dei processi di filiera in chiave sostenibile) e costante opera di divulgazione (Alessio Perniola, fisico e divulgatore scientifico professionista; gli antropologi Marino Niola ed Elisabetta Moro). Ad un futuro sempre più presente si guarda con, tra gli altri, Franz-W. Badeck, che studia il rapporto tra agricoltura, alimentazione e cambiamenti climatici, Roberto Defez, ricercatore che lancia una sfida ai colleghi scienziati e alla politica, e Michele Morgante, dall’Università di Udine per affrontare un tema tra i più affascinanti e poco conosciuti, l’epigenetica in campo alimentare. E in un periodo storico in cui la sinergia tra ricerca scientifica, formazione di alto livello e imprenditoria alimentare rappresenta tanto un patrimonio quanto un motore per l’innovazione, il Festival conferma e rinsalda il suo legame con il mondo dell’università italiana, ospitando tra gli altri il Rettore della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa Pierdomenico Perata, il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco e Luca Sebastiani, Direttore dell’Istituto di Scienze della Vita presso la Scuola Superiore Sant’Anna.
Ma i grandi protagonisti di quest’edizione sono anche gli alimenti stessi: dai pomodori neri (avanguardia della ricerca alimentare italiana) al mais transgenico (oggetto del più vasto studio scientifico sul tema che ha analizzato 21 anni di esperimenti e coltivazioni in tutto il mondo), dallo zucchero (amico del palato e nemico della salute?) all’alcool (quali sono i suoi effetti sul nostro organismo?). Anche in termini di formato, linguaggio e varietà di appuntamenti, il Food&Science Festival 2018 segue fedelmente la ricerca dell’equilibrio: tra riflessione e intrattenimento, ascolto e partecipazione, mostre e spettacoli. Al visitatore può capitare di scoprire la storia della cucina italiana attraverso un reading di Neri Marcorè e Alessandro Marzo Magno, di esplorare, attraverso due mostre, diecimila anni di coltivazione del riso e gli aspetti più innovativi della sana alimentazione, o di ascoltare un concerto a base di ortaggi suonato dalla Vegetable Orchestra. Mentre al pubblico più giovane è rivolta la sezione dei laboratori, dove imparare divertendosi e mettendo alla prova la propria fantasia. Inoltre, novità dell’edizione 2018 sarà il mercato dei piccoli artigiani e vivaisti, uno spazio in cui dialogare con chi coltiva, trasforma, crea e studia, per scoprire la scienza dietro tradizione, innovazione e arte.
Capitale Italiana della Cultura nel 2016 e Regione Europea dell’Enogastronomia nel 2017 (assieme a Bergamo, Brescia e Cremona), Mantova si conferma teatro ideale per l’organizzazione di un festival dal respiro internazionale. Tra i luoghi cittadini coinvolti dalla manifestazione ci sono il Broletto (sede del quartier generale dell’evento), il Teatro Scientifico Bibiena (incontri e spettacoli), la Loggia del Grano (incontri), la Sala delle Lune e dei Nodi (incontri), Piazza Mantegna (presentazioni di libri), Piazza Leon Battista Alberti (mostre, laboratori e il mercato dell’artigianato agricolo), Piazza delle Erbe (il bookshop), Piazza Concordia (laboratori), Piazza Marconi (laboratori), Via Goito (esposizioni), il MAMU – Mantova Multicentre (incontri), Santa Maria della Vittoria, che ospita la mostra sul riso, il Cinema del Carbone (proiezioni) e l’area protetta del Parco Regionale del Mincio, dal lago Superiore ai dintorni.