Dopo il ‘caso Milano’, dove il candidato vendoliano Giuliano Pisapia ha battuto alle primarie del centrosinistra il democratico Stefano Boeri, il Pd tira un sospiro sollievo e si prende una rivincita su Nichi Vendola. A Bologna e a Napoli la ‘spina’ delle primarie ha giocato infatti stavolta a favore dei democratici.
Nel capoluogo dell’Emilia-Romagna con il 58,3% di preferenze, Virginio Merola (Pd), ex assessore della giunta Cofferati, ha avuto la meglio su Amelia Frascaroli, civica sostenuta da Sel, che si è fermata al 36% di voti. E’ rimasto indietro invece l’ex collaboratore di Cofferati, Benedetto Zacchiroli, con il 5,67%.
Mentre nella città partenopeal’europarlamentare bassoliniano del Pd Andrea Cozzolino si è imposto con il 37,3% delle preferenze sul favorito Umberto Ranieri, sempre del Pd (34,6%). Il candidato di Sel Libero Mancuso, che ha denunciato presunte irregolarità nel voto, si è fermato al 15,8% e Nicola Oddati (Pd) al12,1%.
A Bologna il vero grande successo di queste primarie è stata senza dubbio l’affluenza al voto. La speranza era di raggiungere i 15mila voti, avevano detto in molti, ma a raggiungere i seggi sono state invece 28.386 persone, addirittura più delle primarie del 2008 dove in 25mila votarono e la scelta ricadde su Flavio Delbono, poi sindaco che dovette dimettersi travolto dal ‘Cinzia gate’.
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